Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
vice prefetto della missione dei Galla – Aden

[F. 1r]Molto R.do Padre

Massawah 25. Novembre 1863.

Ho scritto per la via di Gedda, ma come una lettera venuta di là dice che i vapori di Egitto non sono più comparsi in quel porto da due mesi, potendo darsi che le mie lettere ritardino notabilmente scrivo ancora per la via di Aden, onde assicurare che arrivi presto questa mia.

Trovandomi in Kafa con molte belle apparenze, ed in bisogno di missionarii io aveva scritto alla S. C. di Propaganda di appoggiare questa missione alla Provincia dei cappuccini di Francia; dopo le cose di Kafa essendosi cangiate aveva notificato subito in Europa un simile cangiamento di cose, onde non accelerassero la spedizione. Venuto qui in Massawah ho sentito che tre missionarii Francesi do- /43/ vevano già essere in viaggio; anzi Monsignore V.o Ap.o d’Egitto in Luglio scriveva qui aver ricevuto ordine dalla S. C. di Propaganda di non spedire più denari qui al Procuratore [f. 1v] senza un’ordine speciale del M. R. P. Provinciale di Francia, oppure del V.e Prefetto, dal che argomento certissima la spedizione in via; comunque sia per essere V. P. M. R. alla ricevuta della presente abbia la bontà di fermarsi dove si trova, e si guardi di progredire il suo viaggio se pure non vorrà esporsi a fare spese ed affaticarsi inutilmente, poiché venendo qui in Massawah cattivissimo paese per la salute, dove tutto costa, dovrà restarvi molto tempo e poi ritornarsene, essendo chiuse tutte le strade, appena ricevuta la presente se Ella mi scriverà io verrò immancabilmente da Lei, e si combinerà ogni cosa come meglio si crederà in D.[omi]no, essendo io venuto appunto per finire la questione della strada da farsi, avendo per ciò alcuni calcoli di probabilità tal quale –

Non vorrei che Ella perciò si disanimasse menomamente, anzi facia pur coraggio che io sono arrivato qui a tempo e con ottime intenzioni, niente affatto contrario alle determinazioni prese dalla S. Sede e da me promosse; solamente La pregherei a tenere un prudente [f. 2r] silenzio, poiché il parlare non serve ad altro che irritare gli animi, suscitare partiti e moltiplicare difficoltà ai Superiori; il dire che i missionarii italiani han fatto un bel nulla potrebbe anche essere una solenne calunnia, essendo quelli che hanno piantata la missione e spianate molte difficoltà, a costo di molti stenti e fatiche; anche nel caso che fosse vero vi sarebbe ancora un sacro dovere di non denigrare inutilmente la fama dei fratelli religiosi, ed anche una certa politica molto essenziale in chi deve entrare ancora... dimodoché il parlare così non sarebbe lodevole, ne in senso cristiano, ne in senso solamente politico; io parlo dietro lettere venute da persone di gran riguardo e non al vento. Circa la proibizione di spedire danari qui facio riflettere che i denari esistenti in Egitto sono puri miei risparmj, sopra i quali nessuno ha diritto, essendo spedizioni fatte per le fatiche antiche, ed una gran parte limosine particolari di amici e parenti medesimi, nessuno perciò deve mischiarsi a fronte dei miei ordini, tanto più che i bisogni estremi attuali dei missionarii [f. 2v] potrebbero essere tali che un ritardo notabile possa esser causa di grave inconveniente, poiché la fame non conosce legge –

Voglio sperare che V. P. M. R. riceverà questa mia in bene senza irritarsi, epperciò speranzoso di presto vederLa L’abbracio in spirito e sono

D. P. V. M. R.

Divotissimo Servo
† Fr. G. Massaja V.o

Al M. R. P. Col.mo / Il P. V. Prefetto dei mis-/sionarii Francesi in viaggio / per i paesi Galli [Galla] / Alessandria / (ibi vel ubi) //.