Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Lorenzo Lachenal d’Aosta OFMCap.
ministro provinciale di Francia – Lione

[F. 1r]M. R. P. Provinciale

Massawah 25. Novembre 1863.

Ho scritto pochi giorni or sono per la via di Gedda, ma una lettera venuta di là assicurandomi che da circa due mesi non è più arrivato in quel porto nessun vapore dall’Egitto, potrebbe darsi che dette mie lettere ritardino notabilmente, epperciò scrivo ancora la presente per la via di Aden, onde notificare a V. P. M. R. la mia prossima venuta in Europa, e pregarLa a sospendere, oppure arrestare in via i missionarii religiosi di cotesta sua provincia, i quali, calcolando da alcune lettere devono già essere in viaggio a questa volta, e ciò a scanzo di gravi inconvenienti che potrebbero succedere ai medesimi, venendo qui a penare, far spese enormi, senza speranza di poter continuare il loro viaggio.

Fra le altre molte ragioni, principalmente per questa l’anno scorso io era partito dal Gudrù per venire in Europa, ma arrivato in Gogiam fui arrestato ed obbligato a ritornare indietro; sul fine di Maggio di quest’anno poi [f. 1v] per queste medesime ragioni sono partito di nuovo, ho attraversato tutto il Gogiam di notte, a piedi, e penetrato negli stati dell’imperatore Teodoro d’Abissinia fui arrestato e condotto dal medesimo, e dopo molti strapazzi e malattie mortali mi riuscì di arrivare qui il primo di Novembre corrente. Dopo tutto ciò lascio alla P. V. M. R. il considerare se non mi sta a cuore di aggiustare gli affari della missione a me affidata, e se posso vedere con piacere già tutto conchiuso senza neanche una lettera a me, già i missionarii in viaggio, e persino proibite spedizioni di danari, come da una lettera di Monsignore V.o Ap.o di Egitto mi risulta, più una lettera di una persona molto grave mi notifica che si dice universal- /46/ mente, in specie dai detti missionarii, che gli italiani han fatto fin qui un bel nulla, e che saranno tutti cangiati... Ho honore di assicurare V. P. M. R. che, dopo tante fatiche il sentire una simile storia e la denigrazione dei poveri missionarii a me affidati mi arrostì il cuore e sarei tentato di lasciare ogni cosa a fronte delle ottime intenzioni e simpatie che io [f. 2r] ho nutrito sino a questo punto, ed a fronte di calcoli nuovi che io era per presentare a Roma, ed a cotesta amata Provincia Cappuccina di Francia; io temo troppo Dio per rinforzare di più queste mie lagnanze con pericolo di venire a questioni che non converrebbero ad un vecchio Vescovo come sono io, epperciò non mancherò di recarmi a Roma ed in Francia, dove faremo la pace, come spero, con vantaggio della missione e decoro dell’Ordine a cui apparteniamo, intanto Ella mi aspetti e fin là si lascii ogni cosa nello statu quo e sarà organizzata più con fondamento, finalmente poi sono io che ho incominciato la missione, ed io sono la persona che posso conoscere più di tutti, se ancora sarò creduto – Non so poi capire come, dopo una fame di molti anni ai missionarii dell’interno sia stata proibita in Egitto la spedizione di denari al Procuratore di Massawah; a chi appartengono i denari d’Egitto ex justitia ai missionarii passati o ai futuri? Sappia che sono puri miei risparmj, ed una gran parte regali o limosine di persone amiche ed anche parenti, con tutto ciò io mi trovo qui senza mezzi per proseguire il mio viaggio e dovrò mendicare a tale effetto; qualunque incarico che Ella possa avere a tale riguardo non può essere tale da poter trattenere i miei ordini, come [f. 2v] io credo, e gli ordini del procuratore di Massawah sono ordini miei, altrimenti bisogna confessare che l’aver troppo buone intenzioni alle volte è male; chi mai osò per il passato toccare i fondi particolari di un Vicario Ap.o? La mia bontà e rette intenzioni pel futuro della missione han fatto questi fondi, e le mie intenzioni sono abbastanza conosciute anche da Roma...

Voglio sperare che V. P. M. R. non vorrà prendere questa mia in cattivo senso, la fame ed i dispiaceri mi han fatto parlare, ma da ciò potrà capire che io ho intenzioni amicali, e che sono disposto a qualunque siasi composizione, purché il bene della missione si facia. L’abbracio anticipatamente nel S. crocifisso, mentre con piena stima ed affetto godo raffermarmi

D. P. V. M. R.

Divot.mo Servo e Fratello in S. Francesco
Fr: G. Massaja V.o

Al M. R. P. P.on Col.mo / Il P. Provinciale dei / Cappuccini della Provincia / di S. Ludovico / Lione //.