Massaja
Lettere

Vol. 3

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A monsignore Lorenzo Biancheri CM
vicario apostolico dell’Abissinia – Tzana Degli

[Cairo, 18 marzo 1864]

[F. 1r] Le scrissi poco tempo fa, che io non avea ancor ricevuta la cassa mandatami dal Cairo, ne quella che dovevami arrivare da Aden contenente i mille tallari. Ora Le devo dire, che quella del Cairo è arrivata intatta con tutto ciò che fuvi messo dentro, e già ho mangiato del formaggio tenero pei miei denti ec. I salumi però il caldo li ha già danneggiati e grazie infinite Le ne rendo, e La assicuro, che dopo tanti regali fattimi in Massua non aspettava certo altri doni, tantopiù che niente ancora ho potuto fare per la di Lei Missione, e la lettera a Mgr. Cocino la devo tenere in deposito aspettando qualche occasione; ma se Mgr. Cocino non trova il mezzo di mandar qualcuno; mi pare impossibile, che prima dell’inverno abissino possasi trovar uno che si azardi sino a Gondar [...]

[F. 1v] I denari da Aden non sono ancor venuti, e neppure un picciolo biglietto d’avviso, niente in somma, sebbene lo [...] inglese venendo a Massua abbia portati i denari inviati al Sig.r Del Monte da Parigi. [...]

[F. 3r] In questo momento ricevo la di Lei gentilissima dei 18. Marzo. La cassetta che mi annunzia non è ancora arrivata, quando arriverà mi concerterò col Sig.r Del Monte, e cercherò di eseguire in tutto e per tutto a ciò che mi dice. In riguardo alla lettera dell’Imperatore, credo che per ora io non debbo farmi conoscere sino a tanto che egli sia informato della falsità di ciò che gli hanno scritto, che cioè io abbia mandato dei Francesi ad attaccarlo assieme ai Turchi. Questo non tarderà a saperlo; perchè Bisson, o se ne ritornerà, o si stabilirà in qualche Paese dipendente dal Pascià di Egitto, perciò farò comparire il Sig.r Del Monte, che già conosce di fama.

Ciò che mi scrive della guerra mi spaventa; ma ciò che mi dice nella sua lettera il P. Gabriele mi fa versare delle lagrime. Egli mi anunzia che il Papa o è morto, o sta moribondo! Dio conservi quel gran S. e presservi la Chiesa da una gran catastrofe. [...]

[F. 3v] Dello stabilimento per gli abissini ci vorrà ancora del tempo, e perciò ne parleremo in appresso.