Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

[F. 1r]Ill.mo Signor Cavaliere Amat.mo

Parigi 6. Agosto 1865.

Ho ricevuto il due corrente la di Lei carissima ultima, appunto nel giorno due Agosto, famoso a noi Francescani per la festa della Porziuncula, che V. S. deve conoscere; fu appunto in detto giorno che ho conosciuto la fede di molti Parigini accorsi in massa alla nostra Chiesa per guadagnarvi la famosa indulgenza del toties quoties accordata da nostro Signore a S. Francesco; L’assicuro che in detto giorno mi pareva di trovarmi in Assisi.

Venendo poi alla lettera, debbo confessarLe sinceramente, che il mio cuore incominciava sentire qualche pena non vedendo una di Lei risposta alla mia; supposizioni importune di malattia o di altro inconveniente già incominciavano a frastornarmi la testa, e qualche volta diceva fra me, anche in questo caso, Madama d’Abbadie [f. 1v] /272/ che è così buona, non lascierebbe di darmene notizie; mentre così era in pena arrivò la di Lei lettera a togliermi di mezzo ai dubbj. Incominciamo dunque [a] ringraziare il Signore che Lei stia bene in salute, per tutto il resto niente di male; io non stento presuadermi dei disturbi che Ella deve avere, l’affare della fabbrica per una parte, le Sue corrispondenze per l’altra, certamente La devono imbarazzare.

Qui in Parigi tutto il mondo è in Campagna, anche M.r Faugere, il quale trovasi in Mon-Dor nell’Alvernia, di dove mi scrisse jeri una lunga lettera piena di cortesia. Il Dottore Lagarde mi scrisse pochi giorni sono da Metz, e sta bene; M.r Lejean è stato definitivamente rimosso da Massawah, dove è stato nominato M.r Monz che io conosco. È stato definitivamente soppresso il consolato [f. 2r] di Gedda, se non erro ad instanza del Console stesso. Alcune lettere venute d’Oriente ad un mio amico [parlano] dicono che si parla colà di massacri che si stanno tramando... Si ricordi di quanto Le diceva, l’Oriente mi fa temere molto. Ieri venne da me il Vicomte Ferurier, il quale mi portò la gazzetta La France del 24. Luglio, nella quale avvi un’articolo sull’Abissinia e sui prigionieri, articolo mal scritto, ma che dice molto. Il nuovo nominato Vicario Ap.o dell’Abissmia M.r Bell non è ancora arrivato, e lo stiamo aspettando.

Riguardo alla stampa della grammatica sono state addottate tutte le lettere dell’alfabeto in quanto alla modificazione, solamente per schivare la formazione di nuovi punzoni, si è risolto di mettervi dei segni già esistenti, come punti ed apostrofi per risparmio di spesa; il ñ spagnolo è stato addottato; il lavoro cammina adaggio, jeri ho mandato la correzione del primo quinterno. Se non fosse [f. 2v] di questo impiccio, e che non temessi un poco la spesa, verrei certamente a trovarLa, ma a dirgliela ho scrupolo sciuppare i denari della missione in viaggj di divertimento; La ringrazio dell’invito grazioso. Il P. Domenico è stato fatto Provinciale dei Cappuccini di Francia, ed il P. Lorenzo è in riposo qui in Parigi.

Ella poi mi aveva lasciato sperare di venire in Parigi, ma pare che gli incamminamenti siano diversi, vorrei dirLe di venire, ma temo che Madama d’Abbadie non sia contenta, epperciò mi astengo per timore di disgustarla. Qui siamo tutti afflitti per la morte di M.r Deglajeux Presidente del Consiglio Centrale della Propagazione, che perdita per i missionarii!... Ieri venne a trovarmi M.r Goudmar, e mi disse che il di Lei figliozzo Antonio sta bene. Vorrei ancor dirLe tante cose, ma il foglio è finito, Ella ne sia l’interprete, dica tante cose a Madama per me, che l’abbracio e benedico dicenclomo [dicendomi] sempre tutto Suo Servo.

Fr: G. Massaja V.o I.