Massaja
Lettere

Vol. 3

/327/

1866

429

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale di Francia – Roma

[F. 1r]M. R. P. Provinciale

Marsilia 7. Gennajo 1866.

Ho ricevuto la Sua del 2. Gennajo; già dal P. Guardiano di Nizza era stato informato del suo viaggio a Stupiniggi ed a Testona. Godo che sia contento di Roma e dei Superiori generali; io non ne dubitava affatto.

Troverà qui unita una lettera scritta otto giorni prima, e che poi ho trattenuta per pensarvi meglio, ed assicurmi da ogni trasporto della mia immaginazione. Io non ho ancora potuto digerire, come Ella sia partita senza neanche più far parola del convenuto fra noi circa il collegio; ciò mi fa avvertito di tutto quello che accadera in avvenire. Ella vuole fare il collegio nel senso Suo, e vuol lanciarsi in un affare che Le darà fastidio, perché certamente non corrisponderà, ne agli interessi della missione ne al decoro della Provincia Sua. Quando il publico sarà lanciato in questo affare, e che il medesimo venga guastato dalla poca esperienza del futuro Provinciale [f. 1v] oppure del futuro Guardiano del Convento, allora sarà compromesso honore della Provincia, perché il Publico non suole calcolare certe ragioni che toccano solo la regolare osservanza. Ella consulti il P. Generale e lo troverà in ciò del mio avviso. È probabile che prenda delle risoluzioni un poco diverse dalle prime; Ella per carità mi lascii fare; stia certo che amo Lei e la Provincia più di quello che Ella non crede. Io voglio che la medesima abbia tutti gli onori senza essere compromessa in nulla. Se poi Ella non sarà contenta pensi a sollecitare le mie dimissioni, ed allora sarà libera di fare come vorrà.

In quanto alla partenza, conferisca col R.mo Procuratore Generale, e partirò anche domani se lui mi dirà di partire. Come Vicario Ap.o ho molti conti da fare prima di partire; come semplice religioso sono agli ordini del medesimo fino a tanto che la volontà di Dio vorrà che io sia missionario.

Mi saluti tutti quanti, non ommesso il R.mo P. Generale; venga presto, e venga colle mani piene di fatti, che io l’aspetto per abbraciarLa, essendo sempre tutto Suo

Fratello in S. Francesco

Fr: G. Massaja V.o Capp.no