Massaja
Lettere

Vol. 3

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447

Regolamento per il Collegio S. Michele Marsiglia-S. Barnaba

[F. 1r]

Regolamenti fondamentali e constitutivi
per lo stabilimento di educazione dei giovani Galla,
detto di S. Michele in Marsilia regione S. Barnaba,
fatti da me infrascritto
Vescovo di Cassia e V.o Ap.o dei Galla.

1. Lo stabilimento detto di S. Michele è destinato per l’educazione dei giovani Galla con uno scopo di preparargli al Sacro ministero. Dal momento perciò che un giovane avrà spiegato altra vocazione che quella del Sacerdozio, dovrà essere ri[m]patriato al più presto, affinché non allontani gli altri giovani dalla vocazione suddetta col suo esempio.

2. Questo stabilimento sarà sotto l’immediato governo di un Procuratore generale del Vicario apostolico pro tempore, al quale apparterrà l’esecuzione delle intenzioni del suo principale supposto lontano.

3. Nelle determinazioni di ogni genere però, il Procuratore suddetto dovrà essere assistito da un’amministrazione interna per tutto ciò che concerne l’educazione dei giovani e la nomina degli uffiziali di qualunque genere componenti il collegio; come pure per qualunque altra decisione sostanziale che possa occorrere. Quindi sarà assistito pure da una commissione esterna di secolari, particolarmente incaricata della parte economica.

4. L’amministrazione interna di cui sopra sarà sempre composta di membri appartenenti alla Provincia dei Padri Cappuccini di Francia. In caso che questa Provincia col tempo venga divisa in due, s’intenderà la Provincia a cui apparterrà il Convento di Marsilia.

5. Saranno membri nati di questa stessa amministrazione interna il Provinciale e tutti gli esprovinciali di detta Provincia, il P. Guardiano del Convento di Marsilia pro tempore, ed il Direttore del Collegio stesso. Quindi saranno pure membri nati il Vice Prefetto pro tempore, occorrendo che si trovi in Europa, e qualunque altro Vice Prefetto in ritiro; come altresì qualunque missionario Galla parimenti in ritiro dopo quindeci anni di lodevole ministero fra i Galla.

6. Occorrendo la soppressione dei Cappuccini in Francia, i membri suddetti dell’amministrazione saranno in diritto di continuare nella loro qualità, anche come preti secolari. Se il numero degli amministratori sarà in tal caso minore di cinque, l’amministrazione /358/ potrà nominare qualcheduno fra i Preti secolari per completare il numero.

[F. 1v] 7. Il Vicario Apostolico per il primo impianto intende nominare il M. R. P. Domenico di Castelnovo d’Ario in suo Procuratore plenipotenziario, il quale nella sua posizione dovrà essere confermato dal Procuratore Generale delle missioni dei Cappuccini di Roma pro tempore (oppure dalla S. C. di Propaganda). Occorrendo la morte o rinunzia del medesimo, l’amministrazione interna si convocherà e ne nominerà uno a voti segreti; quello che avrà avuto la pluralità dei voti s’intenderà incaricato di procura provisorio sino all’approvazione del V.o Ap.o e di Roma, come sopra.

8. L’amministrazione sarà convocata e presieduta dal P. Provinciale pro tempore. Quando il Provinciale si troverà in visita nel Convento di Marsilia, sarà l’epoca ordinaria di tale convocazione per esaminare e provvedere a tutti i bisogni più gravi del collegio. Occorrendo il bisogno di convocare l’amministrazione in altra circostanza, il Procuratore domanderà al P. Provinciale di convocarla quante volte occorrerà. Se il P. Provinciale non potrà intervenire presiederà il P. Procuratore, il quale significherà al medesimo le prese determinazioni.

9. Nelle decisioni tutti i membri dell’amministrazione avranno il voto eguale, non esclusi il Provinciale ed il Procuratore. Quando occorresse parità di voti il Presidente dell’amministrazione potrà aggiungere un voto per l’inclusiva.

10. In tutte le votazioni la pluralità dei voti deciderà sempre negli affari ordinari. Quando occorresse la nomina del Procuratore oppure del Direttore del collegio sarà necessaria la pienezza dei voti. Se dopo tre votazioni l’amministrazione non potrà andare d’accordo, il nome dei candidati col rispettivo numero dei voti sia mandato al Procuratore Generale delle missioni, al quale si rimette il decidere.

11. L’anima del collegio è il Direttore, a cui è commessa l’educazione dei giovani, e da cui dipende tutta la riuscita dei medesimi. Affinché questi possa intieramente dedicarsi a quest’opera con tutto il cuore e con tutto il sentimento, studiarla come conviene in tutte le sue parti, convenendo che sia irremovibile per quanto sarà possibile, eletto che sarà dovrà essere confermato dal Vicario Apostolico e da Roma, come sopra.

[F. 2r] 12. Per la stessa ragione il Direttore del Collegio, per quanto sarà possibile, dovrà essere sgravato da ogni amministrazione temporale della casa, la quale sarà a carico del Procuratore. Il Direttore nel suo ufficio sarà libero nel modo stesso che è libero il maestro dei novizii coi suoi novizii medesimi. Il Procuratore nel solo caso di sua assenza potrà farsi rappresentare provisoriamente dal Direttore dell’amministrazione temporale. Quando il Direttore nel suo ministero avrà bisogno di ajuto, sia per lo spirito che per l’istruzione, lo domanderà al Procuratore ed all’Amministrazione, i quali dovranno prima di tutto calcolare il suo voto nella nomina dei soggetti da aggiungersi a lui.

/359/ 13. Occorrendo che il Direttore non corrisponda al bisogno della sua posizione, e che si creda necessario un cangiamento, l’amministrazione potrà radunarsi a sua insaputa per decidere la questione, la quale s’intenderà decisa solamente quando vi sarà la pienezza dei voti a lui contraria. In tal caso prima di publicare la sua rimozione dovrà procedersi alla nomina di un’altro, ed aspettarne l’approvazione del V.o Ap.o e di Roma, come sopra.

14. Il Procuratore del Vescovo convocherà il comitato estero per gli affari d’amministrazione economica tutte le volte che crederà conveniente. Vi saranno però due sessioni fisse, una nella prima Domenica d’Avvento per il rendiconto delle spese fatte nell’anno passato, ed un’altra nella prima Domenica di Settuagesima per la formazione del bilancio concernente l’anno futuro. In quest’ultima si esamineranno le operazioni di fabrica proposte dal Procuratore e dall’amministrazione interna, concernenti l’anno seguente.

15. Quando occorresse una spesa notabile che passi la somma di franchi 200. in materia di fabrica, l’amministrazione interna darà il suo voto; questo ottenuto, si presenterà la questione alla commissione esterna, alla quale toccherà il decidere. Per le semplici riparazioni annue il solo Procuratore col tesoriere basteranno, quando vi siano fondi sufficienti. Non s’intende però proibito alle due amministrazioni interna ed esterna di commettere al Procuratore ed al Tesoriere facoltà più ampie a questo riguardo, quando si vedrà che nulla osti.

[F. 2v] 16. La Commissione esterna nominerà un tesoriere di sua confidenza, quale nominato, ed approvato dall’amministrazione interna, questi sarà depositario dei fondi del collegio; egli terrà pure i registri delle entrate e delle uscite. Farà in certo modo, l’officio di Padre temporale, all’uso di quello dei Cappuccini. Questi d’accordo col Procuratore, penseranno alle spese ordinarie della casa, e principalmente per il vestiario dei giovani.

17. Questi sono i regolamenti constitutivi dello stabilimento, i quali avranno bisogno dell’approvazione della S. C. di Propaganda. Vi saranno poi regolamenti speciali toccanti i varii rami particolari dell’educazione dei giovani, e le attribuzioni degli uffiziali in particolare, i quali saranno solo approvati dal Procuratore Generale delle nostre missioni, quando saranno finiti.

Marsilia 18. Aprile 1866.

Fr: G. Massaja V.o di Cassia
V.o Ap.o dei popoli Galla.