Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 128rIll.mo Signore d’Abbadie

Massawah-Umkullu 9. Gennajo 1867.

È stata rimessa alla Vittoria una lettera scrittaLe prima dell’arrivo della medesima; dopo l’arrivo avendo ricevuto lettere per le quali sono cangiate in parte le mie determinazioni future, Le aggiungo questo piccolo foglio per dirLe, che probabilissimamente dovrò rivenire in Europa, se pure fra un mese non ricevo da Roma una dispenza di recarmi colà.

Come Ella sa, sono partito di Marsilia ed ho lasciato l’Europa per bisogni urgenti, sia in Egitto, sia qui in Massawah, e l’ho lasciata senza licenziarmi dal S. Padre, e senza finire tutti i miei affari; sperava, che trovandomi già qui, avrei ottenuto una dispenza di recarmi in Roma, e la benedizione del S. Padre per iscritto, cosa che mi sarebbe stata tanto cara, ma invece le lettere di Roma battono fermo per il mio ritorno; ho scritto che mi sarei recato in Aden ad aspettare una risposta più decisiva; se questa [f. 128v] viene secondo il mio desiderio, io non verrò più in Europa, perché amerei morire fra i miei pochi Cristiani Galla, ed una seconda andata in Europa metterebbe in forze di potervi ritornare, attesa la mia avvanzata età; se poi la risposta di Roma sarà sempre ferma per l’andata io debbo ad ogni costo venire; venendo passerò per Aden, se pure nuovi riflessi non mi risolveranno di prendere la via di Soakim, dove troverei con minor spesa il vapore per Suez, così mi recherei ad aspettare gli ultimi ordini in Cairo, dove anche ho qualche affare che mi aspetta.

Non sapendo se potrò scrivere queste notizie ultime in Marsilia, Ella abbia la bontà di parteciparle ad ogni evento.

Ripeto i miei saluti a Madama d’Abbadie; Iddio ha forze esaudite le sue preghiere in mio danno... Sia fatta la volontà di Dio, ma nel caso dica a Madama che questioneremo

Suo divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o