Massaja
Lettere

Vol. 4

/115/

544

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale di Francia – Lione

[F. 1r]M. R. P. Provinciale Amat.mo

Ambabo di Tagiurra 28. Dec. 1867.

Ho ricevuto la Sua carissima ultima portatami da Abu Beker stesso venuto da Zejla per occuparsi del nostro viaggio. La pace che si diceva fatta, già quando io era ancora in Roma, non è ancora stipolata presentemente; questa pare l’unica ragione del nostro ritardo qui, se pure qualche mena secreta non sta di mezzo. Comunque speriamo di partire alla fine del Ramadan, così si dice universalmente da tutti, e pare probabile dalle misure prese.

Aveva fatto scrivere di sospendere la compra dei fucili, ma nulla importa non verranno inutilmente ed Abu Beker ne sarà tanto più contento; se i fucili sono buoni [f. 1v] il prezzo non è cattivo; i fucili comprati in Egitto mi costano 36 franchi l’uno, ma sono inglesi ed a tutta prova di fortezza; un’altra qualità a vista quasi eguale, ma meno forti, mi sarebbe stata data a 28. franchi l’uno, ho creduto lasciar questa e prendere quella, perché in Abissinia la carica essendo arbitraria ed i fucili non abbastanza nettati, potrebbero facilmente spaccarsi.

Veniamo ora allo stabilimento di Marsilia; dietro le pretenzioni attuali di quel Vescovo, segnatamente quella di far vedere in avvanzo i mezzi di sussistenza, lo stabilimento non può più aver luogo; ho scritto a Roma di sospendere l’approvazione dei regolamenti, perché sarebbe inutile attesa la pretenzione suddetta di M.r Place perfettamente ingiusta e puramente prepotente; scrivendo [f. 2r] a Roma ho fatto gli ultimi passi che io credeva dover fare; restiamo a vedere quale sarà l’esito. Se Roma mi da la smentita beato io, perché troverò il mio riposo nella desiderata grotta, dove mi ritirerò lasciando il pensiero ad altri.

Frattanto Ella tenga segreta ogni cosa per non disanimare i nostri padri di Marsilia, ma si potranno preparare; quando i giovani che vi sono saranno arrivati a toccare un certo grado di educazione più essenziale verranno alla missione col loro direttore; fra questi due o tre anni le cose della missione potranno talmente cangiare da poter far qui il collegio con minor spesa; così giova sperare; perché qui il diavolo è più potente, ma meno astuto.

[F. 2v] Scriverei ai nostri Padri ed amici di Marsilia, ma come mi sarebbe difficile rispondere senza toccare certi punti che non vorrei, prendo il partito di astenermene per prudenza: Ella perciò facia le mie parti presso i medesimi, lasciando sperare loro che scriverò in seguito.

Tanti saluti a tutti, preghi per un buon risultato del bramato nostro viaggio e mi creda sempre

Divot.mo Fratello
Fr: G. Massaja V.o