Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al commendatore Armando Prospero Faugère
ex redattore capo degli Affari esteri – Parigi

[F. 1r]Monsieur Faugère

Ambabo-Tagiurra 27. Gennajo 1868

Le ho scritto una lunga lettera sul principio di questo mese, la quale contiene delle notizie e delle idee molto gravi ed interessanti per cotesto governo; mi giova sperare che la riceverà, ma ad ogni caso contrario Ella scriva al consolato di Aden dove l’ho spedita per sicuro ricapito; Ella renderà ostensiva detta lettera al gabinetto politico, e spero che sarà compiacente di scrivermi due linee unicamente per mia norma privata per ogni caso di essere /125/ interrogato dal Re di Scioha; in caso che detto documento sia stato perduto per incuria o malizia di qualcheduno, Ella potrà diriggersi al P. Domenico [f. 1v] Provinciale dei Cappuccini, al quale è stata confidenzialmente spedita la brutta coppia della traduzione della medesima dal P. Taurino traduttore.

La nostra partenza di qui per l’interno è [stata] fissata per il 30 corrente, se nulla vi sarà di contrario; la strada che dovremo fare è chiusa da 26 anni a questa parte; sono incredibili le difficoltà che ho dovuto superare per poter portare la cosa a questo punto; ho preso tutte le misure, ed ho fatto tutti i sacrifizii senza risparmio, onde assicurare che nulla accada di sinistro; ad ogni evento che occorresse mi rincrescerebbe per il nome francese che portiamo, in quanto alle nostre persone, il governo non ci deve pensare, attesoché noi non siamo spediti dal governo, ma siamo semplici missionarii, ed il nostro sangue intendiamo che sia versato [f. 2r] unicamente per Cristo nostro Signore, e per la salute degli stessi nostri uccisori, come conviene a noi.

Bisogna confessare che le circostanze attuali ci sono state poco favorevoli; per una parte gli inglesi hanno fatto crescere il valore dei cameli da dieci talleri a quaranta; per altra parte chiuso il commercio dell’Abissinia verso il nord, dove esistono le gran[di] saline, da molti anni, il sale in Scioha, che altre volte si vendeva venti libbre al tallero, ora si è incarito talmente, che appena se ne trovano con un tallero tre o quattro libbre; un camelo che prima guadagnava appena dieci talleri portando sale da queste saline allo Scioha, ora ne guadagna cinquanta, tanto più che anche qui la guerra tra i Dankali ed i Somauli, aveva impedito questo commercio da due anni. Per questa e per altre ragioni questo viaggio mi costa più di mille talleri. Abu Beker [f. 2v] ha fatto ogni suo possibile per assicurare il nostro passaggio; dimodoché giova sperare che tutto anderà bene e nulla accaderà di sinistro.

In verbo di Abu Beker rimango [stupito] come il Vice Console Francese di Gedda abbia osato raccomandare al Bascià di Gedda un suo servo per nome Assan Mogrebi per fargli dare il posto di Abu Beker stato posto per influenza diretta del ministero; lasciando da una parte il merito della questione, le circostanze attuali sono ben tutt’altro che a proposito per levare Abu Beker elemento tutto francese; il detto Assan Mograbi è un vero avventuriere, l’anno scorso venuto in Zejla stette tre mesi in casa di Abu Beker, e partendo ricevette 300 talleri per commissioni a Gedda; ora ricusa la somma e cerca ancora di prendere il suo posto.

Tanti saluti a Madama Faugère ed agli amici, pensi a me che Le sono sempre

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o