Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Fabiano Morsiani da Scandiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]P. R.mo

Scioha 24. Settembre 1869.

Voglio cogliere la circostanza che parte un corriere per Massawah, onde spedirLe queste due linee unitamente ad una lettera per Sua Em: il Cardinale Prefetto.

Non so il perché ho nessuna risposta alle lettere scritte tanto a Lei, che a Sua Em: suddetta. La mia rinunzia è un gravissimo affare che domanda energica risposta. Avanti Dio so la ragione per cui l’ho fatta, e mi pare giusta; se poi i Superiori vogliono dormire, basti a me di averla fatta, Roma penserà alle conseguenze, se alla mia morte non vi sarà qui un successore capace per tempo, e se si rinnoverà qui la storia dell’Abissinia per la missione del Nord. Ripeto a Lei ciò che scrissi a Sua Em: R.ma: [f. 1v] non dico[:] fate il tale per due ragioni, 1. perché mi basta la risponsabilità di ciò che ho fatto anticamente, 2. Perché Roma ama fare da se e non cerca il mio consiglio; ma io rifiuto nessuno, ne pure dico[:] voglio il tale; del P. Vice Prefetto attuale non sono malcontento, anzi lo stimo ogni giorno più, dopo che l’ho conosciuto; ciò Le basti.

Qui in Scioha le cose vanno tanto bene, quanto si può desiderare in questi paesi; la strada di Tagiurra è di nuovo chiusa, e non so se i missionarii che si trovano in Aden potranno venire; come pure non so se potranno venire per Massawah, essendo colà la strada occupata da un principe che ha con se il nuovo Vescovo eretico. L’Abissinia dopo la partenza degli inglesi è caduta nella guerra civile; il Nord ha un nuovo Vescovo eretico venuto dal Cairo; il centro ha un Prete del morto Salama, il quale pure pretende di essere Vescovo; tutti due hanno un principe di scorta, [f. 2r] e stanno per battersi; questa lotta potrebbe essere buona per noi. Il Re nostro colla maggior parte del paese ci stima, e noi per ora siamo liberi d’istruire, ecco tutto.

/161/ Non so se mi riuscirà di poter visitare la mia missione antica, benché vicina, perché questo Re pare poco disposto a lasciarmi partire, a fronte che egli e la più parte della sua corte siano di partito Salama a noi contrario più per politica che altro. Sono però in relazione colla missione suddetta nostra. In Gudrù le cose vanno molto bene, e anderebbero meglio se M.r Cocino fosse uomo di energia... ma è un poveretto... presentemente regna colà un giovane educato e battezzato da me, e non fa nulla senza consiglio nostro.

Qui in Scioha abbiamo incominciata la missione sia fra i Galla, dove si trova il V. Prefetto, sia qui fra i Cristiani nel rito del paese, Dio farà il resto...

I miei saluti a tutti e sono

Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v] Al R.mo Padre / Procuratore Generale delle missioni / dei Cappuccini / Roma //.