Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 181rM.r d’Abbadie

Licee Choa 1. Luglio 1870.

Le scrissi sul principio di aprile col ritorno di M.r Verdier mandato dal Re con lettere all’Imperatore nostro; le scriverà più in detaglio il P. Taurino: io mi limiterò a poche cose più essenziali.

In una Sua lettera al suddetto P. Taurino Ella parlava dei parenti di Verdier che la consultarono relativamente ad alcune mercanzie che volevano spedir qui... Ora sappia che appena partito il suddetto arrivarono dette mercanzie con altri regali dell’imperatore nostro e della Regina d’Inghilterra; i parenti di Verdier per sottrarsi dalle spese di viaggio [f. 181v] sopra tutte le loro casse hanno messo l’indirizzo cadeau au Roi du Choa; alla corte vi sono persone che conoscono un poco le lettere europee, e tanto bastò che il Re s’impadronì di ogni cosa senza neanche consultarmi; passò ogni cosa come regali dell’imperatore, cosa che fece gran chiazzo in tutta l’Abissinia; non fu che molti giorni dopo che il Re mi consultò sulle lettere di Verdier; quali pensai di aprire per l’interesse del medesimo, e fu allora che viddi la realtà di ogni cosa. Come noi qui siamo testimonj unici che conosciamo la lingua francese è cosa gelosa per noi il provare ogni cosa; d’altronde resta a vedere se convenga, e se [f. 182r] sia nell’interesse del nostro governo che lo faciamo, perché si distruggerebbe la buona opinione concepita per l’imperatore. Ora /182/ quid agendum; io dissi già qualche cosa in secreto al Re, e credo che venendo il caso questi pagherà ogni cosa, ma sarebbe meglio che il governo compensasse i parenti di Verdier e così finisse l’affare; altrimenti Ella consigli M.r Verdier a mandare una nota in lingua araba, affinché il Re non creda una nostra invenzione.

Le notizie del paese sono sempre di guerra; ad eccezzione di Choa e del Tigré tutto il centro dell’Abissinia è in guerra civile orribile; Govasié ha distrutto il Gogiam; mentre si trovava colà bollirono nel centro altri [f. 182v] ribelli potenti, fra gli altri un certo Ajlù Mariam antico Ras di Teodoro. Govasié sortito dal Gogiam per battere questi si spiegarono colà altri peggiori... ecco un quadro delle cose; a questo aggiunga il nuovo Vescovo, peggiore di Salama, il quale colla sua scomunica mette ovunque il fuoco di discordia; non ha lasciato di mandare anche qui, ma finora il Re non l’ascoltò. Noi qui siamo sempre tranquilli; il partito nostro divenuto uno con Devra Libanos fin qui ha tenuto fermo, ma il Re per politica è del partito contrario, ed il tutto è nelle mani di Dio.

Tanti saluti alla buona nostra madre Madame d’Abbadie, di cui conservo sempre viva riconoscenza, e mi creda sempre

Servo Divot.mo
Fr: G. Massaja V.o