Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 185rCarissimo Signor d’Abbadie

Gilogov – Scioha 21. Giugno 1872.

Colla venuta di quattro ragazzi del collegio da Aden per la via di Kasselà e di Matamma, abbiamo ricevuto molte delle Sue lettere, il numero delle quali lo sentirà dal P. Vice Prefetto: tutte /218/ le lettere suddette sono del 1870. e 71., epperciò tutte vecchie; speriamo che in via ve ne saranno delle più recenti che ci porteranno notizie migliori. L’Europa ed il mondo tutto si trova in una crisi spaventevole; io non sono credulo, ma pure debbo dire che molte profezie si sono verificate, e Dio sa cosa ci ha preparato di più.

L’Abissinia non è in miglior stato; dopo la disfatta di Teodoro, la povera Abissinia si trova colla guerra civile di molti che si disputano il governo. L’anno scorso in Giugno Govazié divenuto imperatore sotto il nome di Tekla Ghiorghis avendo voluto discendere al Tigré per battere Besbes Kassa fu fatto prigioniere con Berrù suo fratello, e si salvò il solo zio Ueghsum Tafari, il quale rivenne a Soccota, ma poi dopo dovette far la pace col vincitore proclamatosi imperatore col nome di Ati Joannes, da quanto si dice; la proclamazione ebbe luogo in Acsum; finora non ha ancora potuto venire a Gondar, come avrebbe voluto, perché in Tigré avvi Abba Kessi figlio di Golgia, il quale ha forze notabili e minacia di regnare colà; di più vi sono colà altri rivoltosi notabili; dimodoché il nuovo imperatore [f. 185v] si trova con poco più della metà dell’antico regno di Ubié; è però ben armato con cannoni ricevuti dagli inglesi, e buoni fucili, ed ha di più il prestigio del Vescovo Copto con lui; il Semien, basso Beghemeder, Dembea, Wolkayt, Armaciò, si trovano nelle mani di Maggiorino figlio di Scialaka Walde Kidan antico Scium di Ubié nel Semien, che Ella avrà conosciuto, il quale risiede a Gondar; gli Eggiù, coll’alto Beghemeder, e L’asta sono nelle mani di Aly Berrù dinastia di Aligas Berrù che Ella ha conosciuto. Il Gogiam si trova nelle mani di Adel Tessamà piccolo figlio di Degiag Goxò che Ella ha conosciuto: in Saynt Toko Brillé fa la guerra con suo figlio; Quara è in rivolta guidata da un parente di Teodoro. Nel mese di Novembre il nostro Re Menilik aveva fatto la convenzione colla mussulmana dei Wollo Mustayet, di discendere a Gondar, perché pensava di proclamarsi imperatore; Menilik partì in Novembre, arrivato ai Wollo Mastayet tradì, e così lasciò il piano di discendere a Gondar, fece la guerra a Mastayet, dopo due mesi questa fu presa a tradimento, fu legata con suo figlio, ed attualmente Menilik si trova ancora fra i Wollo, dove ha fatto il suo campo a Warra Haylù; i Wollo si trovano nelle mani di Menilik, ma vi sono colà due scefta mussulmani, cioè un figlio cadetto del fu Aly-Babola detto Memed Aly, ed un’altro Scium di Mestayet, il primo possiede Magdala, ed il secondo l’amba di Lingob; [f. 186r] dimodoché Menilik non è possessore totalmente pacifico dei Wollo. L’anno scorso Menilik colla sua armata è andato sino ai confini di Gemma Abba Giffar, e tutti quei paesi hanno un timor panico di lui. L’anno scorso in Gudrù il nostro Goxò figlio di Gamma è morto dei wajvuolo, e lasciò il Gudrù nella guerra civi[vi]le, tra un piccolo fratello di Goxò, ed il partito conservatore del sistema Galla; le notizie ultime venute erano che il fratello di Goxò stava per soggiogare di nuovo tutto il Gudrù; in questa crisi la missione non ha sofferto gran cosa [in questa crisi], la nostra chiesa è stata rispettata. Il Re di Kafa da Lei conosciuto è morto l’anno scorso e regnò il suo figlio; morì pure Abba Magal, /219/ Re di Ghera lasciando il regno al suo figlio ancor pupillo; due anni sono morì pure Abba Boka fratello di Abba Giffar in Gemma, il quale ha regnato dopo la morte di Abba Rebbu suo nipote morto senza figli; ad abba Boka succedette suo figlio.

Ecco il mio solito bollettino politico sull’Abissinia; Menilik qui in Scioha è sempre nostro amico, e ci lascia liberi nel nostro ministero fra i Galla; i grandi di Choa ci amano tutti; la nostra causa è come fusa coi Sost Ledet di Devra Libanos, fusione nominale, perché quando si trattasse di prattica i Sost Ledet non sono migliori dei Karra dominati dal Vescovo copto, il quale fa fuoco e fiamme contro i cattolici peggio di Salama [f. 186v] e saprà come ha abbruciato tutte le nostre chiese del Tigré, motivo per cui io qui mi tengo fra i Galla, e non esercito il ministero fra i Cristiani che di sottomano per non sollevare la questione.

Io Le ho spedito il quadro della politica Abissinia, con patto che Ella mi spedisca quello della nostra povera Europa. Parte in questo momento un messaggiere di questo Re Menilik per l’Egitto e per l’Italia, qualora Ella desiderasse di abboccarsi con lui potrebbe diriggersi al Vescovo d’Alessandria, oppure recarsi in Italia; il nome del messaggiere è Abba Michele, nativo qui di Scioha, e molto conosciuto in Oriente, il quale conosce l’arabo, ed è una persona abbastanza capace; dico ciò per ogni caso che desiderasse trattenersi con lui per domandare la verificazione di alcuni termini nella formazione del dizionario; nel suo ritorno spero che ci scriverà a lungo, e ci manderà le desiderate notizie.

Pongo fine a questa mia pregandoLa dei miei saluti a Madame d’Abbadie, assicurandoLa che io penso continuamente alla casa d’Abbadie come alla mia casa paterna: preghino per me e pei poveri Galla ed io pregherò per loro e per la povera Francia; L’abbracio in spirito e sono sempre

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o