Massaja
Lettere

Vol. 4

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A monsignore Giovanni Marcello Touvier CM
Vicario apostolico dell’Abissinia – Keren

[F. 1r]Monsignore R.mo

Fekeriè-ghemb – Vicinanza di Ankober 21. Giugno 1874.

La lettera di Monsi[e]ur Coulbeaux scrittami in Agosto dell’anno scorso mi arrivò oggi unitamente alla somma di 185. talleri annunziatami, e che ho ricevuto dalla mani del mercante e messaggiere Giuseppe, il quale dopo molte fermate in diversi paesi per mettersi al sicuro da ogni sinistro arrivò qui sano e salvo con tutto ciò che ricevette; alla somma suddetta comprese le spese fatte di mio ordine e la regalia ricevuta, sono dunque in tutto 200. talleri che io dichiaro avere ricevuto dalla S. V. R.ma per Suo discarico. Io La ringrazio distintamente della paterna sollicitudine che Ella e cotesti di Lei collaboratori hanno per noi; chi non conosce l’Abissinia stenta formarsi un’idea giusta dei bisogni nostri qui nell’interno, e quindi della riconoscenza che dobbiamo avere per tutti coloro che si prestano nei nostri bisogni, ma Ella al momento d’oggi deve conoscere abbastanza la situazione di questi paesi, e nostra, epperciò mi giova sperare che non ne dubiterà punto della nostra gratitudine; noi qui senza l’appoggio della loro missione dalla parte di Massawah, e senza quello di Aden, saressimo nell’estremo abbandono affatto, epperciò forzati a sortirvi.

Confesso poi di avere provato una vera consolazione nel leggere le belle notizie scrittemi da M.r [f. 1v] Coulbeaux relativamente ai risultati di cotesta Sua missione che io amo al pari della mia, e per la quale ho un’antica simpatia. La consolazione mia fu tanto /257/ più compita, perchè la di Lei posizione precedente, tal quale Ella me la scrisse circa due anni sono col ritorno di Workie in data di Matamma era tale che mi faceva compassione, ed io stesso allora mi sono trovato nella dura necessità di contrariarLa rapporto alla mezza disposizione che allora mi esternava di volere penetrare sino allo Choha. Spero che oggi sarà convinta della verità di tutto ciò che Le scrissi in allora; se Ella in quella circostanza fosse venuta qui sarebbe ancora qui oggi, senza una Chiesa, divisa da tutti i Suoi missionari, e lontana da tutti i mezzi collossali, di cui abbonda la Sua esimia congregazione, fra gli altri quello di stabilire le Suore di Carità, cosa affatto impossibile in tutti i paesi dell’interno; dopo tutto ciò con difficoltà avrebbe potuto ritornare alla costa, perchè il genio di questi principi è inclinato al dispotismo, e vede mal volentieri la libertà di andare e venire. Tutto ciò oltre alle difficoltà nel ministero, sopratutto per la corruzione del clero indigeno il peggiore di tutta l’Abissinia, motivo per cui avvi qui nessuna speranza affatto di poter acettare qualche chiesa del paese.

[F. 2r] Col tempo speriamo un’intiera libertà di culto, e sarà allora che si potrà sperare di fare qualche cosa fra il basso popolo in questo paese, per ora avvi poco a fare. Questo Re Menilik ha portato le sue armi vicino al Gudiré e Lagamara e col tempo i Galla di Choha faranno un solo regno con quei paesi e la strada per quelle parti sarà anche più facile per noi; tutto è nelle mani di Dio e la nostra speranza è in Lui solo.

Monsi[e]ur Coulbeaux ci afflisse con dirci che V. E. R.ma si trovava in Europa ammalata; voglio sperare che all’arrivo di questa mia Ella sarà già di ritorno in salute; ho già sotterrato tre Vicarii Apostolici dell’Abissinia; non vorrei che Ella facia il quarto; voglio anzi sperare che mi dirà una messa da requiem, alla quale ho diritto, perchè sono io che ho consacrato il primo Vicario Apostolico di cotesta Missione, per cui ho molta simpatia; Iddio Le dia dunque salute per il bene di queste due povere Missioni e L’assicuro che noi lo pregheremo in questo senso.

Non manchi di presentare i miei saluti e le mie congratulazioni a S. E. Bascià Mussingher per il bene che sta facendo: quando gli scrivo non facio che raccomandargli di non dimenticare l’opera delle missioni e sono molto consolato nel vedere che si adopera in realtà; questo uomo ha fatto pel passato molto bene e spero che ne farà molto di più in avvenire.

I miei saluti a tutti i di Lei confratelli e mi creda sempre

D. E. V. R.ma

Divot.mo Servo in G. C.
† Fr: G. Massaja V. Ap.

[F. 2v] Monseigneur / Monseigneur Touvier / Vicaire apostolique de / l’Abys­sinie //.