Massaja
Lettere

Vol. 4

/259/

683

A monsignore Giovanni Marcello Touvier CM
Vicario apostolico dell’Abissinia – Keren

[F. 1r]R.mo Monsignore, o chi per esso

Fekeriè-ghemb – Choha 6. Ottobre 1874.

Nel mese di Giugno ebbi l’onore di scriverLe una mia, nella quale Le aveva mandato tutte le notizie che ho potuto; ma sgraziatamente vengo in cognizione che detta mia è rimasta in strada, e spero che la riceverà unitamente alla presente, avendo mandato di consegnarla al presente latore. Con questa speranza non mi trattengo ora a scriverLe detagli, perchè manco di tempo, ed il mercante sta facendomi premura per partire.

Ad ogni evento mando aperta la lettera che scrivo a qualunque dei nostri missionarii che casualmente si troverà sulla costa; Ella potrà leggere detta lettera, e poi spedirla nel modo più sicuro ed economico che avrà o in Aden, oppure in Egitto se pure non si troveranno in Massawah.

All’arrivo della presente mia, se avrà inteso che i nostri missionarii sono partiti per la via di Aden e di Tagiurra, allora Ella per il momento non avrà bisogno di pensare a noi, perchè i suddetti ci porteranno il necessario [f. 1v] per un’anno e più, se ci porteranno tutti i fondi consegnati dal P. Gonzaga in Aden al P. Geremia, tanto in denari, che in oggetti di casa e di Chiesa. Se poi il viaggio /260/ di detti missionarii fosse andato fallito, allora io La prego di pensare a noi nel modo più sicuro che potrà per spedirci qualche cosa unitamente agli effetti lasciati dal P. Gonzaga a Massawah. La missione ha appena il poco necessario vitto sino a Pasqua, più in là è minaciata di fame. In questo ultimo caso non basterà una spedizione ordinaria, ma avremo bisogno di una somma notabile sia per la missione del regno di Choha, sia per quelle del sud-ovest dove attualmente ho spedito tutto ciò che avevamo.

Da ciò potrà capire, Monsignore carissimo, la brutta situazione nostra, perchè la strada di Tagiurra, sopra cui io calcolava, incomincia a darmi delle sollecitudini non indifferenti. Questo Re l’anno scorso ha fatto una spedizione notabile, e dopo 15. mesi abbiamo nessuna notizia della medesima.

Da quanto si dice qui M.r Mussingher Bey è padrone di Tagiurra; ad ogni evento Ella potrebbe intendersi col [f. 2r] medesimo per spianare tutte le difficoltà che potrebbero aver sollevato i mercanti di Tagiurra per chiudere questa strada. Mussingher Bey è sempre stato nostro amico sincero e non dubito che farà ogni possibile suo a questo riguardo. Se ciò non riesce sarà per noi l’ultima prova e saremo obligati a sortire di qui per la fame.

Dica a Mussingher Bey che Menilik ha sempre una grande simpatia per lui; sgraziatamente le cose si sono complicate in modo che le corrispondenze tra questo Re ed il medesimo diventano ogni giorno più difficili.

Il messaggiere latore è Elma, antico allievo della loro missione; da lui potrà avere tutti i detagli di questi paesi perchè è divenuto qui come uno del paese.

I miei saluti a tutti, e raccomandandomi alle di Lei preghiere godo raffermarmi

D. S. V. Ill.ma e R.ma

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v] A S. Eccellenza M. Tauvier / o chi per esso / Massawah / [in amarico] dall’abune Josief o sostituto / Metzua //.