Massaja
Lettere

Vol. 4

/263/

1875

686

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale – Tolosa

[F. 1r]M. R. P. Commissario Carissimo

Choa 7. Gennajo 1875.

Coll’arrivo dei viaggiatori Arnus e compagni noi speravamo di ricevere qui nuovi missionarii, ma inutilmente, perché tutto è andato a male. I missionarii sono rimasti, e fortuna che non sono venuti, perché altrimenti sarebbe succeduto qualche male peggiore. La morte dei due viaggiatori compagni di Arnus è un fatto che ci fa molto pensare per l’avvenire di questa missione, benché dobbiamo dire che in gran parte sia succeduto il massacro per l’imprudenza dei viaggiatori stessi.

Comunque voi dovete incoraggire i nostri missionarii, perché speriamo che la strada si aprirà, o per la via di Tagiurra, o per quella di Massawah.

Io sperava che voi sareste venuto in Egitto per liquidare i conti che abbiamo colla Delegazione; dall’Egitto io vi scriveva di venire sino in Aden, ma non so ancora nulla, perché il Re trovandosi sulle frontiere Nord in guerra, le lettere venute e chiuse nella cassetta del Re stesso, non sono ancora state aperte e vedute; il Re deve venire a giorni, [f. 1v] quando avrò vedute le lettere saprò se siete venuto o no, e per quale ragione i nostri missionarii sono rimasti. Allora potrò rispondere direttamente a tutto.

Per ora colgo la circostanza che parte un mercante per dirvi che stiamo bene tutti quattro, ma che siamo molto in pena perché i missionarii non sono venuti; quindi per significarvi che gli effetti spediti sono rimasti in Tagiurra nelle mani di Abu Beker, dove, se resteranno molti si guasteranno, sopratutto il vino, di cui ci dicono che i barrili sono a metà, epperciò inutile di farli venire, perché saranno vuoti, ed inutile allo scopo; sarà perciò meglio spedire casse di bottiglie ben chiuse, le quali potranno resistere anche anni ai calori del littorale marittimo. Se venivano i missionarii avrebbero portato con se una notabile somma di denaro, la quale ci avrebbe servito ai gravi bisogni attuali; Tian ci spedì 300. talleri, ma sgraziatamente non potremo riceverli per molto tempo, perché in parte i messaggieri gli hanno spesi in mercanzie state confiscate, ed in parte furono imprestati ai nostri viaggiatori, gli affari dei quali non sono molto netti. Per questa ragio- [f. 2r] ne ho scritto di questo corriere a Tian di accelerare la spedizione degli effetti suddetti, e di spedirci nuove /264/ somme di danaro; per la qual cosa occorrendo che il Signor Tian domandi il rimborso, oppure che presenti ricevuta di danaro, non mancate di pagarlo. È questo un’affare gravissimo, perché ci troviamo affatto sprovveduti di fondi.

Abbiamo inteso qui che Monsignor Ciurcia è stato traslocato al Patriarcato di Gerusalemme; ciò mi mette molto in pena per i fondi che abbiamo in Egitto, non sapendo ancora chi sia stato fatto in luogo suo; tocca a voi pensarvi seriamente, perché noi qui siamo come pupilli.

Monsignore Taurino non è ancora consacrato, perché i documenti non sono ancora pervenuti; al prossimo arrivo del Re ci troveremo insieme, vedremo le lettere, e coll’ajuto di Dio faremo ogni cosa.

I miei saluti a tutti e per parte di tutti, ed abbraciandovi nel S. crocifisso sono sempre vostro

Aff.mo
Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v] Al M. R. Padre / Domenico Es Provinciale, e Com-/missario apostolico della missione / Galla / Tolosa / Francia //.