Massaja
Lettere

Vol. 4

/279/

699

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
prefetto e commissario della missione dei Galla – Carcassonne

[F. 1r]M. R. P. Esprovinciale Amat.mo

Escia – Scioha 16. Giugno 1876.

Monsignor Coadjutore vi ha scritto più a lungo rapporto a tutti gli affari che interessano la missione, io vi scrivo unicamente prima di tutto per darvi un segnale che non mi dimentico di voi, e nutro sempre il medesimo attaccamento alla vostra persona, come sapete avere sempre avuto per voi carissimo; quindi per raccomandarvi tutto ciò che vi scrisse il suddetto, pregandovi di considerarlo come scritto da me.

Il mio cuore si è risentito di due cose a vostro riguardo, primo per la mancanza di missionarii, cosa troppo essenziale, da cui dipende la perdita totale della missione, quindi la seconda cosa che mi afflisse è di aver dato a Roma la somma che vi era in Aden, mentre scrivete qui di restringerci, perché i fondi mancano. Caro mio, la missione apre ogni giorno nuove case, e gli individui si aumentano a vista d’occhio[:] senza missionarii per diriggere, e senza denari dove andiamo?

/280/ [F. 1v] La missione antica del Sud-ovest è in deperimento per mancanza di soggetti; là in Kàfa per la morte di Abba Hajlù Michele, si è fatto un gran vuoto, per riempire il quale Monsignore Cocino ha dovuto lasciare la missione di Lagamara nelle mani di qualche indigeno insufficiente per riempirlo. Il P. Leone è incaricato della missione di Ghera e di Gemma-Kaka, detta Gemma Abba Giffara. Qui in Choha sulla speranza di Preti abbiamo moltiplicato le case lontane fra di loro, motivo per cui io vecchio, e sempre più debole sono ancora solo obligato al ministero che mi uccide, unito all’amministrazione in grande spirituale e temporale; da molti anni desidero un compagno e non posso ancora averlo, forze morirò senza un prete per confessarmi e per seppellirmi... vedete, caro, dove siamo, e dopo tutto ciò molti dei nostri fratelli passeranno la mattina, bensì in confessionale, ma a lisciare la conscienza di certe persone spirituali che poco ne abbisognano, e nel caso anche ne troverebbero molti altri; dico ciò, non per irritarvi, ma per movervi a compassione... [F. 2r] Rapporto ai bisogni temporali vi facio notare che solamente qui in Choha contiamo circa un centinajo di persone, la più parte giovani che studiano; per il pane faciamo lavorare la terra, ma per le vesti, benché poverissime, pure si spende molto. Per la bontà di questo Re troviamo terreni per coltivare, altrimenti vi assicuro che l’assegnamento di Lione non sarebbe sufficiente per lo Choha solo.

Debbo farvi osservare che l’Egitto essendosi deffinitivamente stabilito in Ararghé fra gli Hitto-Galla che toccano i confini di Choha, dove, da quanto si dice, il governo suddetto fa dei lavori in grande, epperciò probabilmente vi saranno lavoratori europei, dobbiamo pensarvi, non fosse altro per coltivare molti cristiani che vi si troveranno; come di qui ad Ararghé le relazioni non sono ancora ben stabilite, sarà forze più commodo incaricare la missione di Aden a pensarvi; questa posizione col tempo ci faciliterà le communicazioni con questa missione dell’interno; come questo paese fa parte del nostro Vicariato, tocca a noi pensarvi, ed io lascio ciò a voi, perché io di qui non posso.

nell’originale: [F. 2r] [F. 2v] Il Signor Pietro Arnus è di ritorno dall’Abissinia in Europa con una collezione rispettabile di mercanzie, la più parte appartenenti a questo Re Minilik, il quale spedisce questo Signore incaricato di diplomazia presso l’Egitto, la Francia, l’Italia, e l’Inghilterra. Lo scopo di questo Re in questa missione è di fare dilucidare alcune questioni sollevate, e che potrebbero sollevarsi in seguito all’invasione dell’Abissinia dalle armi d’Egitto, col quale per altro trovasi finora in ottima armonia: spero che avrete la fortuna di trovarvi con lui, e da lui sentirete molti detagli sul paese e sulla missione, perché è rimasto qui circa 19. mesi, e passò qualche mese con me.

Lascio di dirvi tante altre cose, perché le troverete nella lettera di M.r Coadjutore precitata. Vi abbracio nel S. crocifisso Gesù nostro padrone, e sono sempre vostro.

Aff.mo Fratello in S. Fr.Eancesco]
Fr. G. Massaja V.o