Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al capitano Sebastiano Martini Bernardi
membro della spedizione geografica italiana – Zeila

[F. 1r]Caro Capitano Martini

Escia 27. Décembre 1878.

Mi sono arrivate tutte le sue lettere unitamente al rapporto inviatomi nel momento stesso in cui il Re, tutto pronto, ed i muli sellati, stava per partire per una spedizione ai Galla; fui chiamato dal Re, il quale mi consegnò il piego, fu aperto, ed ebbi appena tempo a leggergli la sua ultima. Il Re mi consegnò ogni cosa, e mi pregò di tradurre le cose principali e spedirgli il tutto all’accampamento.

Io ho passato un giorno ed una notte a tradurre, e l’indomani ho spedito al Re il lavoro al suo campo. Quando il Re ritornò dalla spedizione mi chiamò in Ankober, dove sono rimasto due settimane, e mi sono trovato cinque volte col Re, e gli ho spiegato ogni cosa, qualche volta alla presenza dello stesso Antinori. Così finì la mia missione, ed il Re non mi parlò più, anzi seppi a caso che spediva un [f. 1v] corriere alla costa segretamente, non so il perchè, ho dubitato che il Re abbia preso un poco di mosca perchè nel di Lei piego ho veduto tutte le lettere scritte a me, e non a lui; oggi stesso nella spedizione della carovana non sono stato chiamato; epperciò nulla so di ciò che ha scritto ed ordinato, ma intenderà certamente ogni cosa dal Marchese Antinori, il quale è sempre in ottimo rapporto col Re.

/332/ Se V. S. ha ricevuto qualche Prete con sé per venire qui, come spero, guardi di non portarli come persone Sue, e nascondano persino la loro qualità di prete cogli Adal, perchè si fece qui la causa contro il capo della carovana di Amai Mahemed, e risultò per confessione della più parte che tutte le mie casse venute col P. Alessio, e denari furono divisi fra di loro con giuramento di segreto. Il capo [f. 2r] della carovana fu condannato a pagare 1000 talleri alla missione, motivo per cui si trova in prigione; fu semiprovato che il povero P. Alessio morì avvelenato... epperciò è bene che i Preti non manifestino la loro qualità.

Del resto tutte le notizie che Ella mi mandò sono state tutte buone, eccetto quella della proibizione dell’introduzione delle armi, la quale anche pare che sia riuscita da alcune lettere venute al Re ultimamente, ma segrete.

Qui il paese è sempre mediocremente bene dopo la pace con Ati Joannes; ma abbiamo avuto malattie senza numero che hanno decimata la popolazione, specialmente in questi contorni; motivo per cui il Re ha dovuto tardare la spedizione dei cammelli.

Dalle ultime notizie ricevute, Cecchi e Chiarini erano a poca distanza da Kafa, ma sgraziatamente colà abbiamo avuto la morte di Monsignore Cocino [f. 2v] avvenuta in Febbraio passato, e la missione colà si trova nelle mani di pochi indigeni incapaci di ajutare i nostri viaggiatori.

Ecco, caro Martini, le notizie più importanti che posso darLe: Antinori farà il resto. Ella venendo si guardi, e guardi la sua famiglia dal miasma delle febbri. Iddio La guardi, e Le dia forza per superare tutte le difficoltà.

Gradisca i miei saluti estensivi a tutti i di Lei compagni, e mi creda sempre

Devot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o