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Il Museo del Gesso nel Castello di Moncucco Torinese >

Moncucco Torinese
Scontro tra l’archeologa Enrica Fiandra e l’Amministrazione comunale

6/4/2006 La Stampa

POLEMICA FA DISCUTERE L'UTILIZZO DEL CASTELLO RESTAURATO: OLTRE AL MUSEO DEL GESSO, SI VUOLE OSPITARE ANCHE L'ENOTECA

Moncucco divisa tra freisa e gesso

«L'Astigiano soffre della sindrome da "vinificazione" della cultura». A sostenerlo è l’archeologa Enrica Fiandra, ex ispettore centrale del ministero dei Beni culturali e attuale presidente del Ciraas, il centro internazionale ricerche archeologiche, antropologiche e storiche con sede a Bagnasco di Montafia. La polemica sollevata dalla studiosa ha un obiettivo preciso: la destinazione del castello di Moncucco Torinese. L'edificio, appena restaurato con i fondi di Torino 2006 (650 mila euro), non solo ospiterà il «Museo del gesso», ma aspira a diventare anche sede dell’Enoteca regionale del Freisa. «La Regione - dice Fiandra - ha stanziato soldi per ristrutturare tre piani del maniero da destinare al museo dei soffitti in gesso, non per fare un'esposizione di vini locali». Continua l’archeologa: «Mi sembra che in Piemonte siano già troppo numerose le Enoteche, anche rispetto alle produzioni vitivinicole. Nel Nord Astigiano poi, non ci sono quasi più vigne e i produttori fanno già riferimento alla Cantina sociale di Castelnuovo Don Bosco». E aggiunge: «Per contro nella zona mancano strutture museali per conservare la memoria e il passato dei nostri paesi e che potrebbero diventare punti di attrazione turistica, come il museo di Mamma Margherita appena inaugurato a Capriglio». Una posizione che non trova d'accordo il sindaco di Moncucco Gianpaolo Fassino che replica: «Dal momento che nel castello ci sono un centinaio di locali, ci sarà posto sia per il museo che per l’Enoteca. Di più: gli ambienti saranno contigui, ma ben separati così non si corre il rischio che si disturbino. L'Enoteca avrà il suo pubblico, la struttura museale un altro». Prosegue il primo cittadino: «Crediamo anzi che i due aspetti si sposino bene nello stesso edificio in un'ottica di valorizzazione di un territorio e delle sue manifestazioni culturali». E annota: «Sarebbe meglio che la dottoressa Fiandra venisse a informarsi in Comune, perché nessuno ha toccato il progetto iniziale del museo. Ricordo inoltre che tutti i passaggi nella destinazione d'uso dei locali vengono prima discussi e condivisi con la Regione».

Il museo dovrebbe essere inaugurato a breve. Oltre all’esposizione di soffitti e altri manufatti in gesso, i visitatori potranno conoscere le fasi di lavorazione del materiale, oltre all’impiego nell’edilizia rurale nel Monferrato. L'idea di realizzare una struttura museale dedicata al gesso risale ai primi Anni 90. Insieme a Enrica Fiandra, ha lavorato al progetto scientifico l’architetto Marina Cappellino di Cocconato, ora direttore del museo. Impegnati anche i professionisti Corrado Corradino (ricerca storica) e Gianni Chiaramello (restauro dei locali). Teresa Rossi e Mira Rossi si stanno occupando dell’allestimento museale. Il sindaco di Moncucco Torinese Gianpaolo Fassino all’interno del castello


Da Patrimonio SOS

www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=19539

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Contatti: enricafi@tin.it