San Carlo Borromeo

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San Carlo Borromeo
San Carlo Borromeo comunica un appestato, di Carlo Saraceni

San Carlo Borromeo
Vescovo 1538-1584

Memoria: 4 novembre

Patrono di Casalborgone
Nizza Monferrato
Pino d’Asti

Nacque nel 1538 ad Arona, dove la famiglia, di origine toscana, possedeva un feudo. Essendo il secondogenito, fu avviato giovanissimo alla vita ecclesiastica. Studiò teologia e giurisprudenza, entrò al servizio dello zio Pio IV e fu nominato cardinale a soli 22 anni. Partecipò ai lavori del Concilio di Trento dimostrando grande capacità. Scosso dalla morte del fratello Federico, riconobbe in sé la vocazione religiosa e rinunciò definitivamente allo stato laicale. Ordinato sacerdote nel 1563, fu subito ordinato vescovo e arcivescovo nel 1564. Cominciò una vita austera, ed iniziò lo studio delle antichità cristiane con metodo scientifico. La morte di Pio IV lo trattenne a Roma, ma dopo l’elezione di Pio V raggiunse la sua cattedra arcivescovile a Milano.

Carlo fu uno dei principali artefici della Riforma cattolica: riorganizzò la Chiesa, fondò il seminario per la preparazione del clero, si dedicò al sostegno dei bisognosi e favorì la nascita di confraternite per l’assistenza dei poveri e per l’edificazione dei fedeli. La sua attiva misericordia si dimostrò in particolare durante la peste di Milano del 1576, che rimase nella memoria come la “peste di San Carlo”. Condusse una vita altamente austera, e promosse varie pratiche devote. Un frate scontento della sua opera gli sparò un’archibugiata, ma senza ferirlo. Morì a Milano nel 1584, dopo una visita al Sacro Monte di Varallo.

È rappresentato con la mantella cardinalizia, mentre compie opere devote o misericordiose, oppure nel pasto frugale.

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