San Francesco di Sales

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Francesco di Sales
Francesco di Sales consegna la Regola alle Suore della Visitazione

San Francesco di Sales
Vescovo e dottore della Chiesa
Thorens, Savoia, 21 Agosto 1567 - Lione, Francia, 28 Dicembre 1622
Memoria: 24 gennaio

François nacque il 21 Agosto 1567 da nobile famiglia in Alta Savoia, nel castello di Sales presso Thorens. Seguì gli studi giuridici a Parigi e Padova, e il padre voleva avviarlo alla carriera in magistratura, ma da tempo il giovane sentiva più forte la vocazione religiosa. Per vincere le resistenze paterne, fu decisivo l’intervento del vescovo di Ginevra Claude de Granier, e nel 1593 Francesco fu ordinato sacerdote.

A quell’epoca la Savoia era fortemente scossa dalla diffusione della riforma protestante, che aveva in Ginevra il suo centro. Dal 1568 il vescovo della città svizzera aveva dovuto stabilire la sua sede ad Annecy, e fu qui che il giovane Francesco combatté le sue prime battaglie per la fede cattolica. Il problema era particolarmente sentito nella regione dello Chablais, che per un certo tempo era stata sotto il governo di Berna. Dopo la riconquista da parte della dinastia dei Savoia, il protestantesimo era stato per un certo tempo tollerato, ma nel 1594 il nuovo duca Carlo Emanuele chiese al vescovo di Ginevra di inviare dei missionari per ricondurre, con le buone o con le cattive, la regione al cattolicesimo.

Francesco si impegnò con tutte le sue forze nell’opera di apostolato. Poiché i calvinisti rifiutavano di recarsi ad ascoltare i suoi sermoni, egli fece stampare dei fogli volanti, che affiggeva ai muri, addirittura infilava sotto le porte dei cittadini. Dopo un inizio stentato, finalmente cominciò a raccogliere un gran numero di conversioni: secondo alcune fonti, più di ottomila. Infine, intervenne duramente lo stesso duca Carlo Emanuele, che spezzò le residue resistenze con l’occupazione militare della regione e la minaccia di confisca dei beni ai renitenti.

Nel 1599 Francesco fu nominato vescovo coadiutore di Ginevra, nel 1602 vescovo titolare, e si sforzò di riorganizzare la diocesi secondo le direttive del Concilio di Trento, non senza dover condurre un lungo contenzioso per il recupero di beni che erano stati incamerati dall’Ordine di San Maurizio. In questi anni Francesco viaggiò spesso, a Roma, a Torino ed a Parigi, raggiungendo una vera fama internazionale per la dottrina e l’efficacia delle sue prediche.

Ebbe strette relazioni con molti ecclesiastici e devoti dell’epoca, stimolando la ripresa della devozione e la rinascita di ordini religiosi decaduti. Fu in stretto contatto con San Vincenzo de' Paoli, che appoggiò nella sua opera di carità e organizzazione di congregazioni religiose.

Come lascito della sua attività di predicatore rimangono opere famose come il Manuale di Filotea, ovvero Introduzione alla vita devota, e il Trattato dell’amore di Dio.

Nel 1604 conobbe a Digione Jeanne-Françoise (Giovanna Francesca) Frémiot, vedova del barone di Chantal (1572-1641), divenendone la guida spirituale. Sotto la sua direzione nel 1610 la nobildonna fondò la Congregazione della Visitazione, riconosciuta come Ordine religioso nel 1618. Ed è proprio presso il Monastero della Visitazione di Lione che Francesco morì il 28 Dicembre del 1622. Il 24 Gennaio il suo corpo fu traslato ad Annecy, ed in seguito trasferito nella Basilica della Visitazione, nei dintorni della città, accanto a quello di Giovanna Francesca di Chantal.

Fu beatificato nel 1661 e canonizzato nel 1665. Papa Leone XIII nel 1887 lo proclamò Dottore della Chiesa.

Nel 1923 papa Pio XI lo proclamò Patrono dei giornalisti in ricordo della sua giovanile attività di diffusione di fogli di propaganda e informazione.

All’apostolato di San Francesco di Sales si ispirò Giovanni Bosco nel dar vita all’Ordine Salesiano.

La festività fu posta all’inizio al 28 Dicembre, giorno della morte; poi, per evitare la coincidenza con le festività natalizie, fu portata al 24 Gennaio, giorno della traslazione delle reliquie.

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