Gerberto e gli altri

La scienza medievale
e le ipotesi sull’orientamento astronomico
della chiesa di Vezzolano

GerbertoPagina_2d

Nella chiesa di Vezzolano, nella cosiddetta “Sala capitolare” attigua al chiostro, vi è da anni un’esposizione didattica che illustra un’interpretazione dell’architettura del monumento a partire da considerazioni astronomiche e geometriche.

Si sostiene tra l’altro che l’asse principale della chiesa è stato progettato in modo da indicare il punto dell’orizzonte corrispondente al → lunistizio estremo superiore, cioè il punto più a nord in cui sorge la luna al momento della sua massima declinazione.

Si dice inoltre che la pianta della chiesa è stata generata a partire dalla decagono regolare, detto il “Poligono di Dio”.

Maurizio Pistone ha cercato di contestualizzare quest’ipotesi nella cultura scientifica dell’epoca, per compredere se effettivamente questo poteva essere un obiettivo comunemente perseguito nella progettazione delle chiese, e se il ceto ecclesiastico possedeva le competenze scientifiche necessarie.

In particolare viene illustrata la figura del più importante intellettuale della fine del X secolo, Gerberto di Aurillac (ca 945 – 1003), scholaticus (insegnante) nella scuola della cattedrale di Reims, poi arcivescovo di Reims, abate di Bobbio, arcivescovo di Ravenna, infine papa col nome di Silvestro II.

Per iniziativa della Biblioteca della Rete Romanica di Collina i risultati di questa ricerca saranno presentati al pubblico

Sabato 26 ottobre 2024 alle ore 10

nei locali del Chiostro della Chiesa di Vezzolano. In tale occasione verrà anche distribuito un quaderno con una sintesi dei risultati.

Un testo più dettagliato, con indicazioni bibliografiche, è già disponibile e può essere scaricato dal sito della → Cabalesta e dal servizio → Academia.edu.