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L’ ALBUGNANO![]() |
Il vitigno Nebbiolo, la cui presenza sul territorio è documentata fin dal XVIII secolo, vanta un'autorevole presenza già nel feudo dei canonici del di Vezzolano, il cui vino Ciaret (Chiaretto di Nebbiolo), era molto apprezzato dalla nobiltà piemontese.
Nelle terre bianche dell’Alto Astigiano, il Nebbiolo assume caratteri particolari, riconosciuti di recente con l’assegnazione della DOC Albugnano, limitata ai comuni di
Albugnano,
Pino d’Asti,
Castelnuovo don Bosco e
Passerano Marmorito. Il grappolo, di forma piramidale, alato, piuttosto compatto, presenta un acino di colore blu-nero con una buccia molto consistente e vellutata.
Il vino Albugnano, dal bel colore rosso rubino più o meno intenso, è prodotto nei tipi rosso, rosato e superiore. Ha un profumo delicato, caratteristico, talvolta vinoso, sapore variabile dal secco all’abboccato, di buon corpo. Il tipo superiore è invecchiato almeno un anno, ed affinato per almeno sei mesi in botti di rovere: ha sapore morbido, caldo, quasi amabile, con note di liquirizia e di spezie e ricorda la mela cotta caramellata.
L'ottima esposizione del Nebbiolo in questo suo microareale fa dell’Albugnano un vino di grande longevità: va bevuto alla temperatura di 18º, ed accompagna primi importanti, piatti di carne e selvaggina, formaggi stagionati. Il tipo rosato è consigliato in abbinamento con la bagna càuda.