Achille Motta
Vezzolano e Albugnano

/124/

Capitolo XII.

Regesto – Cronistorico dei documenti spettanti a Vezzolano e chiese dipendenti

902

Martino figlio di Mamo, da Vercelli, dona alla Abbazia benedettina di Nonantola (Modena) le terre che possiede in Albugnano. – Arch. di Nonantola.

Se in Vezzolano v’erano già i Canonici, perché Martino dona a Nonantola e non a Vezzolano? I Canonici in Vezzolano non essendo ancora consolidati, Martino seguiva l’esempio di molti altri Signori donanti terre a Nonantola, nella speranza di veder sorgere in Piemonte una Abbazia Benedettina. Le molte terre cedute nell’atto 1034 sono la prova di questa gara.

999

7 Maggio. Ottone III imperatore sequestra a Re Arduino e dona al Vescovo di Vercelli: «Acqua Padi a Portu Clavasci cum utriusque ripis usque ad Clorum, al. Merum, al. Ellerum ubi vetus Duria intrat in Padu» – Provana – Studi critici su Re Arduino. – Iricus – Hist. patr. – pag. 5. – Manuel – S. M. di Vezzolano.

Questo è nuovamente confermato da Roma il 1 Novembre 1000. Il Muratori però ed altri sono d’opinione che il Vescovo di Vercelli, causa la morte di Ottone, 23 Genn. 1002, non sia mai venuto in possesso del donato. I detti Diplomi imperiali sequestravano ancora i possessi dei partigiani di Arduino, tra i quali quelli dei Signori di Cavaglià e di Manfredo di Brozolo (Ved. atto 1095).

1019

28 Ottobre. Ottone Guglielmo Conte dona alla Abbazia di Fruttuaria le proprietà avite tra le Alpi Pennine ed i fiumi Po e Dora Baltea, cioè Castelli, Ville, terre, selve in Foglizzo, Volpiano, /125/ Lombardore, Feletto, Chivasso e Castagneto oltre Pò – Emanuele Tesauro – Storia di Torino.

In questo atto è teste un Burcardo Gisleberto, Vice Conte «Vesuli Castri», ossia custode e protettore dei beni di Vezzolano; il che vorrebbe dire che allora Vezzolano era già in possesso del Castello (d’Albugnano) e che, essendo il Burcardo del Casato Arduinico, sia stato elevato, al suo ufficio dallo stesso Re Arduino, dotatore di Vezzolano (ved. atto 1095-2). Nel Vol: Memorie, dell’Accad. Scienze Sez. II – Tom. X. 1849, si legge una lunga discussione sulla sincerità od interpolazione di questo atto rogato «in Burgundae Villa quae portus dicitur». La Comissione Cibrario – Promis lo definì una carta parica o sincrona, rogata per essere consegnata ad una delle parti. Il ricco donante, Ottone Guglielmo, come in atto 1011 del Muratori, sarebbe il cugino germano carissimo di Re Arduino, figlio di Adalberto, Re d’Italia, esiliato in Germania col padre Berengario II da Ottone I, imperatore. La madre sua Gerberga, rimasta vedova, in esilio, sposò Arrigo, Duca della Borgogna Ducea, il quale, privo di prole, lasciò il regno al figliastro Ottone Guglielmo. La munifica donazione a Fruttuaria dice chiaro che il donante doveva ancora possedere ben più ricche terre.

1034

4 Luglio. Rodolfo, Abate di Nonantola, permuta le terre di più paesi del Piemonte, tra cui quelle di Albugnano, con le terre di Vilzagara ed altre poste nel Modenese, possedute da Guido Conte, Riprando, chierico dell’ Ordine episcopale ticinese, figlio del fu Uberto, e Guidone e Ottone, loro nipoti, del Monferrato. Con atto della stessa data, l’Abate permuta altre terre con i coniugi Adalberto del fu Uberto Conte e Sofia del fu Adalberto. – Ardi. Nonantola. Gabotto
/126/ Libro rosso dei Comune di Chieri e Storia di Torino, pag. 113.
I commutanti, detti del Monferrato, secondo il Gabotto, sarebbero i Signori di Pombia, detti poi di Biandrate. Comunque, con la detta permuta, sembra che Nonantola, vista la regale dotazione di Re Arduino a Vezzolano, abbia rinunziato alla speranza di poter erigere un’Abbazia plesso Albugnano e paesi circonvicini.

1095

27 Febbraio. Ardizzone ed Amedeo, fratelli, del fu Guglielmo; Amedeo ed Ottone, fratelli, del fu Tetone; Ottone del fu Vilfredo e Guido di Arduino, colle loro mogli, investono Teodulo, detto Fausto, ed Egidio, Uffiziali della Chiesa di Vezzolano, di quanto questa possiede; fulminando pene ed anatema a sé e ad altri, se osassero far contro questa carta. – A. S. T. Durando – Cartario di Vezzolano, BSSS. XLII.
Questo primo documento, che si ammette di conferma e non di fondazione di Vezzolano, ha dato luogo a giustificati quesiti. Dirò breve:

1. A’ qual Casato appartengono i firmatari del presente atto e coloro che lo confermano nel 1153? È provato che appartengono ai Radicati, Signori, da remoti tempi, di castelli e luoghicirconvicini. Tanto è dimostrato dal Manuel, Bosio, Promis, ecc.

2. Chi saranno i fondatori di Vezzolano? L’asserzione in favore dei Marchesi del Monferrato è scartata come gratuita ed adulatoria. Le Abbazie invero, fondate dai Monferrini, riportano chiari e clamorosi documenti; a Vezzolano non una tomba, non una pittura, non una traccia di loro. Se realmente fossero stati i fondatori non avrebbero tollerato che i Radicati e i Rivalba, nel secolo XIV, dipingessero, nel Chiostro di Vezzolano, le glorie dei loro Casati.

/127/ Saranno forse i Radicati? Il Bosio, pag. 50, dice che non solo non furono i fondatori, ma neppure i discendenti diretti. Il vasto tenimento di Albugnano ed il maggiore d’Uvia, con i diritti sul Po, ecc., proclamano per donatore un potente Principe. Breve: attribuisco la ricca dotazione di Vezzolano a Re Arduino ed i Radicati, legati probabilmente in cognazione, sarebbero i continuatori dell’opera del Re loro alleato. Il Guasco di Bisio – Dizionario feudale – viene in suffragio dell’affermato quando scrive che Re Arduino, nel 1002, morto Ottone, restituì a Manfredo di Brozolo il Castello sequestrato e diede Vezzolano in commenda ai Radicati.

Il Carutti «Il Conte Umberto I, tavole degli Arduinici» dimostra che il Burcardo Gisleberto dell’atto 1019 appartiene al Casato Arduinico. Così essendo, non è illazione strana il tenerlo Vice Conte di Vezzolano per mandato dello stesso Arduino.

Ancora, un fatto inspiegabile, senza ammettere la dotazione di Re Arduino, è quello dell’atto 999: cioè noi sappiamo che i diritti sulle acque del Po, secondo che dice il detto atto 999, appartennero, da tempo ignoto fino al 1462, a Vezzolano. Or chi ha dato al Vezzolano questi diritti già donati da Ottone III al Vescovo di Vercelli? Non altri potè che lo spogliato Re Arduino. I cronisti non s’accordano nel giudicare il regno di Arduino; se vogliamo però prestar fede al Muratori e ad altri, Arduino, morto Ottone III, 1002, regnò per nove anni non solo col titolo, ma anche con l’autorità di Re. Il Tesauro – Storia di Torino – dice inoltre che Arduino, durante il suo breve regno, visse per alcun tempo in pace anche col Vescovo di Vercelli, fondando e beneficando Chiese e Monasteri.
/128/ Così stando le cose, la dotazione di Re Arduino al Vezzolano ha non indifferenti dati di probabilità, non omesso che la vita operativa dei Canonici in Vezzolano sorse appunto circa il 1000.

3. E che dire d’una preesistente Badia benedettina in Vezzolano? L’affermazione è priva d’ogni fondamento. Invero, come è possibile che sia scomparsa una Badia benedettina senza lasciare dietro di sé traccia alcuna, mentre questi insigni religiosi stamparono Ovunque orme indelebili? Il Prof. Biagi di Modena, commentando l’atto 1034, esclude nettamente l’esistenza di una Badia benedettina in Vezzolano. Forse, ammessa l’opinione errata (dei Canonici in Italia posteriori all’800) a corroborare la leggenda di Carlo Magno in Vezzolano, si immaginarono i Benedettini.

1120

Kal. Augusti. Giacomo dei Signori de Bulgaro commenda e dà istituzione a Guido Prevosto di Vezzolano, suo carissimo consanguineo, la Chiesa di S. G. B., con tutte le sue terre e diritti spettanti, di cui è legittimo fondatore, donatore e di cui tiene la nomina. – Marco Perosa – Arch. Signori di Ricaldone.
L’atto dice che questo era scolpito su una pietra. Questo documento, oltre farci conoscere un nuovo Prevosto, definisce la data del seguente atto:

1128-40

Ar..... (Arberto), Vescovo di Torino, dona al Monastero di Vezzolano la Chiesa di S. Lorenzo di Rivornartino, con obbligo di andare alcuni di essi ad ufficiarla, offrire al Vescovo annualmente due ceri, con dodici denari di moneta segusina, intervenire al Sinodo e conferma gli altri possessi a Guido Prevosto. – Gabotto – Cart. Arch. Arciv. Torino.

/129/ Non conoscendo altro Guido Prevosto che quello del 1170, il Gabotto attribuì l’atto ad Arduino, Vescovo di Torino, dando per conseguenza la data 1188. Trovato un Guido I Prevosto nell’atto 1120, è ovvio assegnarlo ad Arberto, Vescovo di Torino, 1128-40, anche perché S. Lorenzo di Rivomartino è già menzionato nella Bolla 1176.

1142

21 Maggio. Vezzolano possiede terre in Casanova di Carmagnola. – Cognasso – Carte di Casanova.

1145-8

Carlo, Vescovo di Torino, ed il suo Capitolo donano la decima di Aranzono all’Ab. di Vezzolano e fissano i compensi per la rinunzia a tal diritto dai satelliti Ansaldo de Borrono ed Ottone fratello, che ne erano prima investiti. – Bollet. S. S., 1913.

L’atto è senza data, ma perché Aranzono già si trova nella Bolla 1148 ed è donato da Carlo, la sua certa data è tra il 1145-48, primi anni del Vescovado di Carlo.

1148

19 Giugno. Eugenio III, da Vercelli, riceve la Chiesa di Vezzolano sotto la sua protezione e ne conferma i possessi al Prevosto Andrea: «in quibus haec propriis duximus exprimendis vocabulis: Albucianum et Arexinum, X sextarios vini in Villa Verani (Sclerani?) Quidquid habetis in Cocconato et Germalino; decimam quam habetis in Compiano (Cambiano) ex concessione Caroli taurinensis episcopi; Montem Roletum cum finibus suis. Quidquid habetis in Montealto et Birriano et Arentono et finibus suis in Sulcia, Coio et Brissiano eiusque finibus, Platio, Arasco, Monte Maiori, Medianum. Quidquid iuris habetis in aqua Padi. Quidquid habetis in Quadrato et finibus suis tam in decimis quam in aliis. Ecclesiam S. Petri de Oviliano cum om- /130/ nibus pertinentiis suis. Quidquid habetis in Iporiensi episcopatu. Ecclesiam S. Maria de Wia cum omnibus pertinentiis suis... – A. S. T. Durando – Cartario – Manuel.

1152

4 Dicembre. Uguccione, Vescovo di Vercelli, dona ad Andrea Prevosto di Vezzolano, la Chiesa di S. Maria nel castello di Crea. – A. S. T. Durando – Cartario.

1153

1 Gennaio. Uberto, Ardizzone e Guglielmo, zio e nipote, nonché Ardizzone, Goslavo e Vitale Giorgio confermano l’investitura 1095. – A. S. T. Durando – Cartario.

1153

1 Marzo. Carlo, Vescovo di Torino, dona ad Andrea Prevosto di Vezzolano le Chiese di S. Giovanni e S. Giacomo di Luserna, presso Pinerolo, mediante il canone di sei nummi, da pagarsi alla sua Cattedra. – Gabotto – Carte Arch. Arciv. Torino.

1156

12 Aprile. Guglielmo Marchese del Monferrato conferma a Crea le donazioni. – Questioni storiche su Crea, 1928. Questa conferma è indice di antichi privilegi e donazioni concesse a Crea dai Marchesi del Monferrato. Il P. Corrado, pag. 173, dice che Guglielmo, con questo atto, donava a Crea la Villa di Cardalona.

1158

circa. Uguccione, Vescovo di Vercelli, concede ad Andrea, Prevosto di Vezzolano, la Chiesa di S. Maria di Vivarona, salva la riverenza ed obbedienza alla Chiesa Vercellese. – A. C. T. Durando – Cartario.

1159

12 Genn. Da Torino, Federico I imperatore riceve sotto la sua protezione Andrea, Prevosto di Vezzolano, e ne conferma i possessi che tiene presso i Vescovadi di Torino, Vercelli, Asti e Ivrea. – A. S. T. Durando – Cartario. Arch. Com. Albugnano.

/131/
1163

5 Novembre. In Pontestura, Bongiovanni fu Guglielmo, di legge lombarda, vende a Raimondo, Priore di Crea, i suoi beni in Vivarona e Monte Mediano. – A. C. T. Durando – Cartario.
Tra i testi trovasi un D. Guglielmo di Cardalona.

1166

10 Febbraio. In Vercelli, Uguccione, Vescovo, investe la Chiesa di Vezzolano, nella persona di Andrea Prevosto, della terra tenuta da Oberto e Tebaldo de Letizia in Schierano e la decima di questo luogo e di Primeglio. – A. S. T. Durando – Cartario.
L’investitura è fatta in capo a Guglielmo Priore di Vezzolano cioè Gerunda.

1170

14 Giugno. Giovanni Bazzane, Vercellese, con la moglie Sibilla e Bombello suo figlio colla moglie Sibillia, fondano il Priorato di S. Maria e di S. Pietro in Capriasco presso S. Germano Vercellese; la Chiesa, da Giovanni edificata, è sottoposta al Prevosto di Vezzolano, Guidone, con tutti i beni dipendenti, riserbandosene il patronato. – Arch. Osp. Vercelli, BSSS. Volume XLII. Carte di Casale.

1176

Idi Magg. Guglielmo di S. Sebastiano, figlio del fu Manfredo di Radicata, vende tre pezze sui fini di Campagnola alla Chiesa di S. Pietro di Nevigliano. – Bosio, pag. 63.

1176

10 Luglio. Papa Alessandro III, da Anagni, riceve la Chiesa di S. Maria di Vezzolano sotto la sua protezione e ne conferma i possessi: «Locum ipsum in quo memorata ecclesia posita est cum omnibus pertinentiis suis. Ecclesiam de Pontizellis cum suis pertinentiis et decimis... Ecclesiam de Santena..... Ecclesiam de Lucerna..... Ecclesiam de Bibiana... Ecclesiam de Ranzono... Ecclesiam de Geuda.... Ecclesiam Riviclusi.... Credonensem ecclesiam... Ecclesiam de Vivaro- /132/ na... Ecclesiam de Morano... Ecclesiam de Gerunda... Ecclesiam Capriassi... Ecclesiam de Bulgaro... Ecclesiam Ubiliani cum molendinis et portu Padi... Possessiones et decimas Quadrati tam in aquis quam in terris... – Arch. Osp. Vercelli. Durando – Cartario.

1178

Giovanni, Conte di Radicata, figlio del fu Ardizzone, di legge salica, vende alla Chiesa di Vezzolano quanto dai Signori di Radicata teneva Guido di Pogliano. – Arch. Ben. Vac. Torino. Durando – Cartario.

1182

19 Ottobre. Papa Lucio III, da Velletri, riceve la Chiesa di. Vezzolano ed il Prevosto Guidone sotto la sua protezione e ne conferma i possessi, – A. S. T. Durando – Cartario.
In questa Bolla si confermano le Chiese della Bolla 1176, meno quella di Morano; per contro se ne legge una nuova: S. Giovanni di Riva ed in luogo di Pontizelli si trova la Chiesa di Portus Gaudii. Questa sostituzione pare un errore del copista.

1188

15 Maggio. In Torino, sotto il portico di S. Michele, Giacomo, fu altro Giacomo, di porta Doronea, fa donazione alla Chiesa di S. M. di Vezzolano, nelle mani di Guglielmo Priore della medesima e di Airaldo di Ponticelli, d’ogni ragione e diritto che gli spettava sopra un bosco, coerenti da due parti i Signori della Torre e dalle altre il Rivosecco e l’ospedale di Brione. – Manuel. A. S. T. carta smarrita.
Il Guglielmo è Priore di Gerunda; Brione è frazione della Torre, dove era un monastero di monache Cistercensi.

1193

1 Maggio. Raimondo di Ponzano fa testamento e lascia alla Chiesa di S. M. d’Asti, a Vezzolano ed a Crea solidi dieci ciascuna. – BSSS. Carte Capit. d’Asti.

/133/
1196

23 Novembre. Guido, Prevosto di Vezzolano, cede a Bonifacio, Marchese del Monferrato, la casa di S. Martiniano in Valle della Torre ed il Marchese fa donazione a frate Gioffredo della mansione di S. M. de Bethumine (?). – A. S. T. Durando – Cartario.
L’atto si compie nel Chiostro di S. Michele in Chivasso; è da vedere se la parola Bethumine non sia errata.

1197

24 Maggio. In S. Pietro di Zucca presso Castelnuovo, Giordano di Pino, sua figlia Berta e Berta di Ansaldo Cova di Riva rinunciano a Guido Prevosto di Vezzolano ogni ragione sui beni in territorio di Celler... per solidi trenta; teste Giacomo Pievano di Pino. – A. S. T. Durando – Cartario.
Il territorio di Celle è ai confini di Buttigliera, verso Riva-Villanova; quivi sorgeva una Chiesa di S. Maria di Celle, diretta, non da Vezzolano, ma da Benedettini, che chiamavano Celle le piccole Comunità. Nel 1584, Mons. Peruzzi fa Visita apost. a detta Chiesa e trova un Cappellano con reddito di 60 scudi, ma la Chiesa in pessimo stato.

1199

13 Gennaio. Donazione del Marchese del Monferrato, Bonifacio, alla Chiesa di Crea di una braida in Mombello. – A. S. T. Questioni storiche su Crea. Ved. atto 1223.

1202

3 Maggio. In Vivarona, Enrico Priore di Crea permuta terre in Pontestura con Raineri e Baldovino. A. C. T. Durando – Cartario.

1207

2 Gennaio. In una sentenza del Vescovo di Vercelli, Alberto, tra i monaci di Lucedio e di San Genuafo, intervengono testi Giovanni, Priore di Gerunda, ed Enrico Torcelli, Can. di Vezzolano. – Grassi in Bibl. Reale.
Il Bosio a questo atto dà la data 1203.

/134/
1210

22 Febbraio. Innocenzo III delega il Prevosto di Vezzolano, Giacomo, il Vescovo di Torino, l’Abate del Tiglietto (presso Sassello) a comporre la lite tra il Marchese del Monferrato ed il Comune di Vercelli per un diritto su Trino e Pontestura. – Codice Vercel. Mandelli. Irico. Bosio pag. 66 – Ved. Chiesa di Morano.

1210

2 Giugno. Da Torino, Ottone IV imperatore, presenti Giacomo Vescovo di Torino, Guido Vescovo d’Asti, Tomaso Conte di Moriana e Guglielmo Marchese del Monferrato, riceve sotto la sua protezione Vezzolano e Giacomo suo Prevosto, e ne conferma i possessi. – A. S. T. Durando – Cartario.

1217

26 Maggio. Donazione del Marchese Bonifacio a Crea. – Questioni storiche su Crea.

1218

7 Aprile. In Casanova, nel refettorio dei conversi, Anselmo Abate di Casanova cede a Vezzolano giornate 14 aratorie, poste in Santena, e Vezzolano cede a Casanova una terra con bosco in valum meli, già in comunione. – BSSS. Vol. 65 – Documenti inediti, Torino.
In quest’atto il Prevosto di Vezzolano è rappresentato da Giovanni Priore di Ponticelli, detto per errore Prevosto.

1223

10 Febbraio. In Mombello, Berta Contessa del Monferrato, col consenso di Guglielmo Marchese, dà a Guido Priore di Crea i diritti e le terre di Ascherio in Casorzo (30 Moggia), in cambio di una braida in Mombello; il che, alli 16 Dicembre confermano poi Guglielmo e figlio Bonifacio. – A. S. T. Durando.

1226

19 Ottobre. Bonifacio, Marchese del Monferrato, è investito dal Capitolo di Vezzolano del Feudo di Albugnano. – A. S. T. Durando – Cartario.
Il Capitolo era composto dai Canonici Beltramo /135/ massaro, Matteo sacrista, Olivero, Amedeo, Girodo Diacono, Viviano Suddiacono, Guglielmo Priore di Ovigliano, Pietro Carazio, Priore di Ponticelli, Oberto Testa, commissario di Quadrato, Bongiovanni, Roberto e Alberto, conversi; i quali tutti trovandosi nel Castello di Albugnano investono Bonifacio, in feudo paterno e gentile, del luogo in cui è posto il Castello di Albugnano, riservandosi un sedime per la Chiesa o altri edificii che si volessero edificare; proibito d’alienare ed infeudare ad altri il castello; riserbato il fodro sugli abitanti soliti di Albugnano e Vezzolano, con la metà dei banni, giudicature e tutte le successioni e redditi soliti; la metà del contito o contile dominio proprio del conte; curaria gabella sulle merci portate al mercato contito e della curaria spettare al Prevosto; lecito al Marchese di tassare gli abitanti ogni anno in cento scudi segusini e venti moggia d’avena, di mettere un Castellano che piacesse al Prevosto e difendesse i Frati e gli averi di Vezzolano; gli uomini d’Albugnano atti alle armi, per sola necessità di difesa, poterli condurre non oltre Gassino e Moncalvo; e si cedeva a condizione che Vezzolano non fosse tenuto a cosa alcuna, quando il Marchese venisse molestato nel dato e concesso.
Circa questo tempo correvano in Piemonte gravi torbidi guerreschi ed i Marchesi del Monferrato, per la generosa loro partecipazione alle guerre d’Oriente contro gli infedeli, s’erano acquistato presso la Chiesa buona fama, perciò Vezzolano a salvaguardare i suoi interessi, pensò amicarsi il giovane e valoroso Bonifacio con la suddetta infeudazione. Per la stessa ragione Oberto, Vescovo d’Ivrea, il 7 Marzo 1227, investiva lo stesso Marchese di 20 e più feudi canavesani.

1230

19 Luglio. In Castelletto, Ascherio di Ascherio /136/ di Castellello, dona alla Chiesa di Crea una terra in Cursengo. – A. S. T. Durando.

1231

6 Gennaio. In Crea e col consenso del Priore e dei Canonici Giacomo, Ottone e Rolando, Simone Prevosto di Vezzolano, dà a coltura a Girardo e Giacomo Colombo, fratelli, di Vivarona, la tenuta di Rufino del Rosco. – A. S. T. Durando.

1233

17 Gennaio. In Pontestura, Inverando Priore di Crea, vende a Rainero di Oberto di Damiano terre in Pontestura. – A. C. T. Durando.

1233

30 Maggio. Salvaguardia a Crea del Marchese Bonifacio. – Questioni... su Crea, 1928.

1234

13 Novembre. Giacomo de Carnario, Can. Eusebiano, lega per testamento denari a S. M. di Vezzolano, presso Vercelli (Gerunda). – Biscioni – Codice degli acquisti; Orsenigo – Vercelli sacra.

1235

14 Aprile. In Verrua, il Vescovo di Vercelli, Ugone, cede al Prevosto di Vezzolano, Enrico, la Chiesa di S. Pietro in Finestrella e di S. Stefano di Maconeto, entrambi d’Albugnano, perché l’ufficiassero, rimanendo soggette al Pievano di Pino, con obbligo di portarsi al Sinodo, pagare il cattedratico e libbre cinque di cera ogni anno al Vescovo. Testi: Guglielmo, Pievano di Pino, Giovanni prete di Finestrella e Sinibaldo canonico. – Poma, m. s. Bibbl. Agn., Vercelli. Bosio.

1235

22 Agosto. In Mombello, Berta del Monferrato, col consenso del figlio Bonifacio, conferma a Crea i diritti e le terre già di Ascherio in Casorzo. – A. S. T. Durando (Ved. atto 1223).

1238

7 Febbraio. In Asti, nella Chiesa di S. Secondo, presenti Bonifacio del Monferrato, Tomaso di Saluzzo, Guidone Conte di Lomello, il Sig. Vinciguerra, Vicario imperiale, investe il Prevosto Enrico, che gli presta omaggio di fedeltà, de Castro et Villa (Albugnano) et posse cum pote- /137/ state gladii et piena Signoria. – A. S. T. Durando.

1239

1 Marzo. In Vezzolano, sotto il portico, tra le porte avanti la Chiesa, Oddone Fornaro e Giovanni Morello, arbitri, sentenziano nella causa tra Enrico Prevosto di Vezzolano e Uberto Maleto per terre in Albugnano, da questi cedute ad altri, mentre le teneva in nome di Vezzolano. – Econ. G., Torino. Durando.

1240

30 Agosto. In Marenzana, Guglielmo, Priore di Crea, dà in retta tenitura a Vercellio Preaglio terre in Vivarona, con obbligo di costrurvi una casa. – A. S. T. Durando.

1242

15 Agosto. Una ricognizione di terre in Casanova, fatta da Monfredo ed Ugo di Saluzzo, delinea i confini con le terre appartenenti a Vezzolano. – Grassi, Bibbl. Real., Torino.

1245

13 Febbraio. Innocenzo IV, da Londra, manda al Prevosto di Vezzolano (Guglielmo di Ponzano) di scomunicare il Capitolo di Torino se non riconosce a Vescovo l’Abate di S. Genuaro. A. S. T. Cognasso – Document. inediti, Torino. Dai detti Documenti sappiamo ancora che lo stesso Papa, in data 15 Novembre 1243, da Roma, aveva scritto all’ex Vescovo di Torino (Ugone) di eleggere Vescovo di Torino Nicolò Abate di S. Genuaro e che, in data 18 Novembre 1244, da S. Michele di Muriana, mandava al Prevosto di Biella di mettere l’eletto nel possesso del Vescovado. Rifiutatosi il Capitolo di accettare l’eletto, il Papa prima scrive al Prevosto di Vezzolano, come sopra detto, poscia, in data 1 Giugno 1245, da Londra, commette all’Ab. di Grazzano di far prestare obbedienza all’eletto dal Prevosto, Arcidiacono e Capitolo di Torino, con dare al medesimo assistenza per il ricupero del Castello di Rivoli. Tutto senza effetto, il 6 Lu- /138/ glio istesso anno, il Papa delega nuovamente l’Ab. di Grazzano a procedere canonicamente contro i ribelli. – Cognasso, Docum. inediti su Torino (1).

1245

.... Innocenzo IV esime il Prevosto di Vezzolano, per mezzo del suo Legato di Lombardia, dalla tassa di lire 12 verso il Vescovo di Vercelli, attesi i gravi danni sofferti. – Econ. G. Torino. Bosio, pag. 69.

1245

1 Luglio. Nel chiostro della Rocca, Bonifacio Marchese del Monferrato, teste Guglielmo Ab. di Vezzolano, conferma ad Elena, Priora della Rocca ed al suo Monastero tutti gli uomini di Camino ed il Castello di S. Pietro con ogni diritto di giurisdizione e successione. – Durando – Cartario della Rocca.

1246

6 Febbraio. In Torino, Enzo o Enrico, Re di Sardegna e legato imperiale, ad istanza di Bonifacio Marchese, concede privilegi a diversi Monasteri, fra cui quello di Grazzano, Lucedio, Staffarda, Casanova, S. Costanzo e Vezzolano. – Econom. G. Torino. Durando – Cartario di Vezzolano.

/139/
1246

23 Marzo. Sotto questa data in Arch. Osp. Vercelli leggesi istrumento che fa menzione di Guglielmo Ab. di Vezzolano. – Mandelli. Manuel.

1248

13 Giugno. Innocenzo IV, da Londra, riceve la Chiesa di Vezzolano sotto la sua protezione e ne conferma i possessi ad esempio dei suoi predecessori, Alessandro, Lucio e Gregorio IX. Osped. Vercelli. Manuel – Vezzolano. Durando, Cartario.
Questa Bolla, che sola ci ricorda quella di Gregorio IX, riporta il nome di tutte le Chiese delle Bolle 1176-82, più una nuova di Vivifontis ed entrambe quelle di Ponticelli e Portus Gaudii.

1272

3 Agosto. In Crea, Salomone Priore dà a coltura a Guglielmo di Closa, di Cerreto del luogo di Cardalona, terre ivi, teste Enrico Turello can. di Vezzolano. – A. S. T. Durando.

1273

26 Febbraio. Salomone de Gerbo di Chieri, Priore di Crea, affitta a Giacomo della Piscina, di Forneglio, terre in Cardalona. – A. S. T. Durando.
Si fa questione dove fosse posto Cardalona. Nel suddetto atto è scritto in Forneliis loci Cardallonie, l’atto 1163 ci porta un prete di Cardalona, altro atto 1334 cita 46 uomini di Cardalona, in quello 1272 si descrivono 17 pezze di terre coltivabili in Cardalona, ecc. dal che non c’è dubbio che Cardalona fosse più in basso di Crea comprendente Forneglio, Cerreto, ecc. e la sommità del monte di Crea, che, quale castrum, i frati preferivano lasciarlo alla responsabilità d’altri.

1273

24 Settembre. In Crea, Giacomo da Strambino, Priore di Crea, col consenso di Enrico Turello Canonico, dà in retta tenitura a Bonifacio e Germano Damiazio di Cerreto, fratelli, beni in Cardalona. – A. S. T. Durando.

1276

16 Febbraio. In Crea, Guglielmo di Cessole, /140/ Priore di Crea, dà in retta tenitura a Nicolò della Rinauda i possessi di Alasia in Vivarona e Nicolò presta fedeltà al Priore. – A. C. T. Durando.

1277

io Aprile. Nel chiostro di Crea Enrico della Serra di Pontestura presta fedeltà a Giacomo, Prevosto di Vezzolano anche per la Chiesa di Crea. – A. C. T. Durando.

1277

19 Aprile. In Vivarona, Oberto di Raimondello del Bosco presta fedeltà a Guglielmo di Cessole, Priore di Crea, il quale gli assegna un termine per la consegna dei beni che tiene. – A. C. T. Durando.
Cessole era un luogo abitato e fortificato presso Andezzeno.

1277

10 Kal Maj. Da Roma, Papa Niccolò III Nell’orig. manca il nome del Papa → atto 16 maggio 1319 Papa Niccolò III, anno primo del suo Pontificato, dà privilegio di esenzione a favore di Vezzolano.
Come da m. s. in Bibbl. Agn. Vercelli, il 16 Maggio 1319, in Torino, per ordine di Odone de Silis Arcidiacono, sede vacante, testi Tomaino, Cantore e Mazzaro della Chiesa, frate Giorgio e frate Rainero da Moncucco, si fece il transunto di detta Bolla, rog. Antonio della Mola.

1280

8 Settembre. Nel Chiostro di Crea, Enrico della Serra e Nicolò di Rolanda, di Fabiano, prestano fedeltà a Guido Priore di Crea e gli consegnano le terre che tengono da detta Chiesa. – A. C. T. Durando. Rog. Giacomo d’Albugnano.

1280

15 Settembre. Nel Chiostro di Crea, teste Beltramo chierico di Pogliano, Enrico del Bosco detto Musso, Obertino de Raimondino del Bosco e Giov. Pietro di Veronzo prestano fedeltà a Guido, Priore di Crea, e gli consegnano le terre che tengono. – A. C. T. Durando. Rog. Giacomo d’Albugnano.

1284

20 Febbraio. Nel Chiostro di Crea, Guido Prio- /141/ re dà in retta tenitura terre in Marenzano ad Enrico della Serra di Vivarona, a Nicola di Fabiano ed a Giacomo Cappello. – Rog. Giacomo d’Albugnano. A. C. T. Durando.

1286

5 Maggio. Matilde della Cava, di Serralunga, anche pei figli Alberto e Giovanni, consegna a Guido, Priore di Crea, le terre che tiene. – A. C. T. Durando. Rog. Giacomo d’Albugnano.

1286

3 Settembre. In Pontestura, Guido Priore affitta a Guglielmo Otacio terre ivi. – A. C. T. Durando.

1290

29 Ottobre. Trattato di pace degli Astigiani con Albugnano. → Vedi P. II Cap. X pag. 115 – Ved. Cap. X.

1293

27 Dicembre. In Crea, Roberto Priore di Crea dà in retta tenitura a Musso del Bosco di Vivarona terre ivi. – A. C. T. Durando.

1296

25 Febbraio. Mandato per la Prepositura di Vezzolano ad esercire la giurisdizione in Crea. Questioni storiche su Crea.

1296

5 Ottobre. Donazioni dei Marchesi Giovanni e Margarita a Crea. – Questioni storiche su Crea.

1298

→ Vedi P. II C. VIII pag. 79 21 Maggio. Ved. Cap. VIII. I Frati testi nell’atto sono: Beltramo da Pogliano, Aimone da Moncucco e Giac. Baracco.

1303

1 Maggio. → Vedi P. II Cap. V pag. 52 Ved. Prevosto Oddone.

1306

14 Dicembre. In Chivasso, Nicolò di Vergnano, Prevosto eletto di Vezzolano, riceve omaggio e fedeltà per il feudo di Albugnano, e le rattifiche insieme e le conferme dei patti 1226; teste Uberto Abate, di Fruttuaria. – A. C. T. Manuel, pagina 65.
N. B. – Dal seguente atto a quello 1485 in Durando – Cartario – non è riportato che il Regesto.

1308

23 Settembre. In S. Eustorgio, Aimone Priore di Crea con Giacomo Baracco Canonico, Matteo di Belverio e frate Costanzo di Cardalona, accensa a Giacomo Salato di Pontestura gerbidi ivi. – Not. Corrado Calegari. A. C. T. Durando.

/142/
1309

11 Dicembre. In Crea, frate Aimone Priore accensa a Gaspare Formento ed a Roggero di Rosingo, di Pontestura, un bosco ivi. – Not. Corrado Calegari. A. C. T. Durando.

1310

23 Giugno. In Pontestura, Aimone Priore di Crea accensa a Bosco di Monteregio, di Pontestura, la terza parte di un bosco ivi. – A. S. T. Durando.

1310

30 Luglio. Nel Chiostro di Crea, Aimone Priore accensa a Giacomo di Audisia, di Pontestura, terre ivi. Con la stessa data accensa a Bonino di Otacio, di Pontestura, terre ivi. – A. C. T. Durando.

1310

24 Novembre. Enrico VII, in Asti, conferma il Diploma di Ottone IV a favore di Vezzolano ed il 26 successivo investe il Prevosto Nicolò del Castello e Luogo di Albugnano, presente il Marchese del Monferrato. – A. C. T. → Vedi G. Manuel di San Giovanni, Notizie e documenti riguardanti la chiesa e prepositura di S. Maria di Vezzolano... Torino 1862 pag. 316 Manuel, pagina 68.
Di questo Diploma e investitura esiste copia, in data 21 Gennaio 1490, estratta in Albugnano, instanti Bernardo Cortellario, Castellano, Antonio Bozoli e Gabriele Luparia, Sindaci, ed autenticata da quattro Notai, Antonio Cortellario da Cocconato, Matteo Quagliotto da Schierano, Giovanni de Rege da Primeglio e Gabriele Quagliotto da Schierano.

1311

16 Dicembre. Eusebio di Tronzano, Vicario di Vercelli, sentenzia contro Franc. Bordone, di Casale, pretendente il possesso della Chiesa di Vivarona, soggetta a Vezzolano. – Not. Pietro di Castagnole. A. C. T. Durando.

1312

16 Aprile. In Formeglio, molte persone prestano fedeltà ad Aimone Priore di Crea, anche per Vezzolano. – Not. Robaldo di Ponzano. A. C. T. Durando.

/143/
1312

16 Gennaio. Conferma di privilegi del Marchese Teodoro a Crea; alli 18 istesso mese investitura al Priore dal medesimo Marchese. – Questioni storiche su Crea.

1313

10 Marzo. Aimone, Priore di Crea, accensa a Giov. Boverio, di Solonghello, terre in Pontestura. – Not. Corrado Pelletto, di Camino. A. C. T. Durando.

1316

25 Maggio. Investitura del Vicario di Vercelli al Priore di Crea: – Questioni storiche...

1316

25 Agosto. Nel Castello di Verrua, Euserbio di Tronzano, Vicario del Vescovo di Vercelli, sentenzia che le decime di S. Eustorgio di Serralunga appartengono per due terzi a Crea e per un terzo a S. Eustorgio, teste Filippo d’Aramengo e Francesco di Cavagnolo. – A. S. T. Durando.

1317

20 Luglio. Aimone, Priore di Crea, accensa a Oddone di Lacava terre in Cardalona. – A. S. T. Durando.

1317

3 Settembre. Da Biella Uberto, Vescovo di Vercelli, manda al Priorato di Crea di prendere possesso di S. Eustorgio ad esso unito, conservando in vita il presentaneo ed incarica dell’esecuzione Pietro Pievano di Mede ed Uberto rettore di Tuilengo, li quali addì 8 Settembre mettono in possesso Aimone Priore di Crea. Alli 17 Settembre Guglielmo, rettore di S. Eustorgio, testi Aimone ed Enrico di Montiglio canonici, approva in Crea l’unione nelle mani, di Nicolò Prevosto ed alli 18 istesso mese Guglielmo accensa terre in Serralunga. – A. S. T. P. Corrado, pag. 361.

1319

27 Marzo. In Vezzolano, Nicolò Prevosto ed il Capitolo di Vezzolano fanno procura in capo a frate Giovanni da Moncucco, Priore di Nevigliano, per presentarsi al Vicario G. di Vercelli /144/ pretendente visitare i Monasteri della Diocesi. Not. Antonio de la Mola. m. s. Bibbl. Agn. Vercelli.
In Questioni storiche su Crea, in data 16 Aprile 1329, leggesi un «consenso del Capitolo al Vescovo di Vercelli per la Visita alla Diocesi» (?).

1319

2 Luglio. In Verrua, Aimone, Priore di Crea, avanti Eusebio di Tronzano, Vicario di Vercelli, accetta l’imposizione alla Chiesa di Vivarona e li 14 Agosto lo stesso Vicario dispensa Aimone dall’imposta e dal risiedere in Vivarona, devastata dalla guerra. – A. C. T. Durando.

1319

16 Maggio. → atto 1277 10 Kal. Maj Vedi atto 1277. 10 Kal. Maj.

1324

24 Giugno. Nel Chiostro di Crea, Aimone, Priore, accensa a Pietro Rolando e Corrado del Borgo terre in Pontestura, n. Guglielmo di Piazzano; il 30 Dicembre, accensa a Giovanni Gailiana terra in Serralunga, n. Ascherio di Forneglio; il 19 Maggio 1325 permuta terre in Serralunga con Guglielmo Lavagno; il 24 Giugno istesso anno accensa terra e casa in Pontestura, n. Robaldo di Piazzano; il 25 Marzo 1326 accensa terre in Serralunga a Giov. Galliana, n. Oddone Fiorenzano ed ancora il 31 Ottobre e 27 Dicembre accensa terre in Serralunga, n. Roberto di Pissino. – A. S. T. Durando.

1325

26 Aprile. Matteo di Riva, Vicario di Aimone Priore di Crea, condanna Rolando Bove di Forneglio, reo d’omicidio, e manda a pubblicarne i beni. Il 29 Maggio vi è remissione da parte del Priore. (Questioni... su Crea). Il 27 Dicembre 1334 Aimone accensa al Rolando Bove nell’orig. tal Rolando Bove corr. a penna al Rolando Bove. – A. S. T. Durando.

1326

2 Giugno. Nomina alla Rettoria di Serralunga fatta dal Priore di Crea. – Questioni... su Crea.

/145/
1327

15 Febbraio. In Albugnano, Nicolò Prevosto investe di beni Giacomo, di Opicio, di Pianfiorito, d’Albugnano. – A. S. T. Manuel. Bosio.

1327

14 Marzo. Aimone, a nome del Castellano di Crea, Raimondino Danesio, approva la vendita e cessione di terra in Cardalona. – A. S. T. Durando.

1329

15 Giugno. In Santhià, Lombardo, Vescovo di Vercelli, investe Aimone del feudo che tiene dalla Chiesa di Vercelli, e specialmente della Chiesa di S. Eustorgio. La detta investitura è rinnovata dallo stesso il 14 Agosto 1342, il 9 Giugno 1345 da Papiniano Fieschi, di Genova, Prevosto di Santhià e Vicario di Manuele, Vescovo di Vercelli ed il 13 Gennaio 1350 da Giovanni, Vescovo eletto di Vercelli. – A. S. T. Durando.

1329

24 Dicembre. Oddone della Cava, di Serralunga, confessa avanti Aimone, Priore, il suo debito di tre anni di fitto. – A. S. T. Durando.

1330

28 Gennaio. In Moncalvo, i giudici del Marchese sentenziano su terre tolte a Crea. – Not. Marco di S. Sebastiano. – A. S. T. Durando.

1330

27 Aprile. Nicolò Prevosto, in Vezzolano, col consenso dei frati Roberto da Sciolze, Aimone Priore, Tomaso di Passerano, Oberto di Vergnano e Giovanni di Castelnuovo, investe Roberto Pertica, d’Albugnano, di terre dotali della moglie Voglina. – A. S. T. Durando.

1331

25 Giugno. Aimone, Priore di Crea, accensa a Pietro Baratta terra in Pontestura, il 26 Agosto ed il 15 Settembre 1332 accensa terre in Serralunga; il 25 Ottobre in Pontestura; il 24 Novembre in Serralunga ed il 17 Gennaio 1334 di nuovo in Serralunga. – Not. Aimonetto di Moncucco. A. S. T. Durando.

1333

20 Ottobre. Crea condanna Ottino de Serra di Serralunga a lire 100 imperiali, dovendo essere /146/ decapitato per omicidio ed i suoi beni essere devoluti a Crea. – Questioni... su Crea.

1334

30 Gennaio. In Moncalvo, nel Refettorio dei Minori, Teodoro Marchese conferma ad Aimone, Priore di Crea, i privilegi, dai suoi antecessori concessi, con giurisdizione sugli uomini di Forneglio e Serralunga, ma colla riserva di chiamarli nel suo esercito; il 13 Febbraio pertanto 46 uomini di Crea prestano fedeltà ad Aimone in nome di Nicolò Prevosto, testi: Ugo, rettore di S. Eustorgio e Aimonetto canonico di Vezzolano. – A. S. T. Durando.

1334

18 Marzo. Dal castello di Biella, Lombardo, Vescovo di Vercelli, conferma ad Aimone la Chiesa di S. Eustorgio con facoltà di tenervi un membro od altro e pagare altre tre oncie di cera; il 16 Aprile Eusebio di Tronzano, Delegato Vescovile, cassa la nomina di Enricuccio a Rettore di S. Eustorgio e li 2 Agosto Enricuccio vi rinuncia. – A. S. T. P. Corrado, pag. 171. Ved. atto 1329.

1335

27 Maggio. In Crea, Giovanni, Priore, accensa terre in Pontestura, teste Matteo di Riva, devoto di Vezzolano, n. Aimonetto di Moncucco; il 14 Aprile 1338, col consenso di Aimonetto canonico, accensa ad Antonio Quaglia, di Serralunga, terra in Cardalona, n. Giovanni Fiorenzana. – A. S. T. Durando.

1338

22 Marzo. In Serralunga, Giovanni di Moncucco, Priore di Crea, per la conservazione dei diritti della sua Chiesa, di cui fu investito dal Marchese del Monferrato che confermò anche con una lettera da Trino in data 18 Marzo, prende pegni di diversi debitori del fodro e dell’albergaria, n. Giacomo di Moncucco. Il 18 Ottobre in Chivasso, presenti molti testi, si oppone /147/ all’ordine del Marchese, Giovanni, che comanda agli uomini di Crea di porre i denari del fodro e dell’albergaria nelle mani del chiavaro del Comune di Cardalona. – Giacomo di Alino di Chivasso n. A. S. T. Durando.

1339

15 Giugno. Nel Chiostro di Crea, Nicolò di Vergnano, Prevosto di Vezzolano, col consenso di Giovanni, Priore di Crea, accensa a Corrado Rege una vigna con bosco in Cardalona con obbligo di costruirvi una vigna. – Giacomo di Moncucco n. A. S. T. Durando.

1341

7 Settembre. Sentenza e consilii varii tra Crea ed i Signori di Gabiano per giurisdizioni locali. – Questioni... su Crea.

1341

4 Dicembre. In Crea, Aimone, Priore, accensa terre in Cardalona a Gregorio di Gaudina. – A. S. T. Durando.

1344

8 Marzo. Nel Chiostro di Crea, col consenso di Aimone, Priore, e salvo il diritto della Chiesa di Crea, si vendono e cedono terre in Forneglio; il 5 Aprile Aimone, col consenso di frate Giovanni di Berzano, converso, accensa edificii nella terra murata di Serralunga a Francesco Auricola; il 20 Settembre accensa altra terra ed il 17 Novembre 1348 riceve consegna di beni da Facio di Penna, di Serralunga. – A. S. T. Durando.

1349

11 Ottobre. Nel Castello di Albugnano, nella casa di Vezzolano, Nicolò di Vergnano, presente il Can. Giovanni di Castelnuovo, accensa ad Oberto Faletto terre in Albugnano. – Guglielmo Bottino, di Montiglio, n. A. S. T. Durando.

1350

28 Marzo. Nel Chiostro di Crea, Aimone di Moncucco, Priore, investe Guido di Codevilla dell’eredità della moglie, salvi i diritti di Crea; il 12 Aprile 1352 investe Guglielmo Bo dei beni di Rolando Bo; il 2 Marzo 1354 riceve acconciamento per vendita di prato ed il 31 Marzo /148/ 1355, presente frate Pietro d’Albugnano, accensa ad Antonio Alamanno i beni del suocero Facio Rota di Cardalona. – A. S. T. Durando.

1355

16 Settembre. → Vedi P. II Cap. V pag. 53 Ved. Prevosto Aimone.

1356

19 Marzo. Nei Chiostri di Crea, Antonio, Priore di Crea, accensa un prato in Forneglio ad Anselmo Callegari; il 21 Agosto accensa a Mastro Antonio Ferrano una casa murata e coperta con tegole in Serralunga (Giovanni Fiorenzana, di Sefralunga, n.); il 10 Novembre accensa una casa in Serralunga (Ascherio di Forneglio n.); il 2 Marzo 1359 accensa a Guglielmo Lavagno terre in Serralunga; il 24 Marzo istesso consente che Giacomo di Crosa venda un bosco ad Antonio Re; il 29 Dicembre accensa ad Antonio Testatore di Serralunga terre ivi; il 14 Gennaio 1360 accensa a Bonino Quaglia terre al Vado di Solonghello; il 16 Novembre successivo approva la vendita d’una casa in Serralunga a Bonino Quaglia; il 12 Settembre 1361 accensa a Gerbaldo Baratta una casa nel recetto di Serralunga; il 19 Maggio col consenso di Frate Guglielmo da Castelnuovo, can. di Vezzolano e presente Giacomo Crosa, lettore di S. Eustorgio, accensa a Giacobina, Ved. di Antonio Ferrario, una casa in Serralunga. – A. S. T. Durando.

1365

1 Ottobre. Nel Castello di Crea, Simone di Gabiano, Castellano di Crea e di Cardalona, accensa terre in Forneglio e Cardalona. – A. S. T. Durando.

1372

9 Marzo. In Volpiano, Giovanni II, Marchese del Monferrato, fa testamento per aumentare di tre Canonici Crea, legando 36 Moggia di terre in Trino, il Molino della Gomenella presso Mombello ed altro se necessario. – Benvenuto S. Giorgio – Manuel. Pubb. P. Corrado, pag. 363.

/149/
1376

20 Febbraio. In Crea, Giovanni Tacazio, di Valenza in Provenza, Priore di Crea, accensa terre in Pontestura; il 1 Aprile successivo accensa a Facio di Pizzano, di Serralunga, i beni di Fiorina di Crosa in Cardalona ed il 20 Febbraio 1377 accensa terre in Pontestura a Giacomo Biriolo. – A. C. T. Durando.

1386

27 Gennaio. In Crea, Belengerio Carlo, di Bersezio, Priore di Crea, approva la vendita di una casa nella villa di Serralunga; il 14 Febbraio 1388, in Serralunga, Giovanni Gioia e suo figlio Germano rinunziano a frate Belengerio i frutti di una terra in Serralunga; nello stesso giorno, nella villa forte di Serralunga, Belengerio, Priore, approva la vendita di un sedime in Serralunga, fatta da Pietro di Lu ad Oberto Gandino ed il 5 Aprile 1391 accensa ancora terra in Serralunga ad Agnese Testatore. – A. S. T. Durando.

1392

3 Marzo. In Crea, tra Bertolino Garbella, Priore, e i fratelli Gioia, di Serralunga, vertiva questione sull’atto 5 Dicembre 1379, fatto da frate Giovanni dei Morizii, di Casale, allora Priore di Crea, col consenso di frate Rainero, di Asti e di Vercellio prevosto di Vezzolano; a dirimerla i fratelli Gioia pagano a Crea un fitto. A. S. T. Durando.

1395

..... Ascherio Merlo di Castelletto Merlo con testamento 1395 cede alla Chiesa di Crea, per restauri, un credito di fiorini d’oro 94 e mezzo verso Bernardo Saliceto. – Questioni... su Crea. Curia Vesc. Casale.

1402

27 Febbraio. In Crea, presente frate Antonio da Moncucco, frate Nicolò di Ligonia, dell’Ordine di S. Benedetto, Priore di Crea, approva la vendita di una casa in Serralunga, fatta da Pietro /150/ Farello ad Oberto Lavagno di Brusaschetto. A. S. T. Durando.

1406

24 Gennaio. Giacomo di Gabiano dona un gerbido in Serralunga per metà a frate Sebastiano dei Pettinati, Priore di S. G. Battista di Borgaro e per l’altra metà alla Chiesa di Crea. – A. S. T. Durando.

1406

2 Aprile. In Crea, presente frate Antonio da Moncucco, Tomaso, Prevosto di Vezzolano, e Signore di Crea, accensa a Giacomo Concisoncia un sedime nella Villa Forte di Serralunga. – A. S. T. Durando.

1421

24 Novembre. In Serralunga, Giorgio dei Pettinati, di Vercelli, Priore di Crea, approva la vendita di una vigna in Serralunga, fatta da Giacomo, Corrado e Giovanni, fratelli, di Lomello, a Pietro Alpiano milanese; in data 2 Luglio 1428 compromette, d’accordo con Guglielmo Largano, una questione di confine murario della casa del Priore stesso, al Signore Giacomo di Gabiano; il 27 Novembre 1429, presente frate Martino, can. di Crea, approva la vendita di una casa in Serralunga, fatta da Ottino della Brusasca a Pietro Alpiano. – A. S. T. Durando.

1424

5 Ottobre. Tomaso, Prevosto di Vezzolano, nomina frate Bigliore Sibaudo al Priorato di San Giovanni di Luserna, per rinuncia di fra Vuetto, del fu Tomaso, dei Signori di Luserna. – Arch. Arciv., Torino. Bosio, pag. 75.

1431

11 Maggio. In Vernante, Tomaso, Prevosto di Vezzolano, presenti i Priori di Gerunda e di S. Giovanni di Luserna, tiene capitolo e concede permuta tra Giacomo e Guglielmo degli Avogadro, dei Priorati di Capriasco e Nevigliano, rappresentato Guglielmo dal fratello, frate Martino. – Osped. magg. Vercelli. Manuel, pag. 36.

1439

24 Marzo. Enrietto Natta, Vicario del Marche- /151/ se, sentenzia tra Tomaso, Prevosto, e Conrotto della Crosa, d’Albugnano, per un fitto dovuto a Vezzolano. – A. S. T. Durando.

1441

4 Dicembre. In Albugnano, Tomaso, Prevosto, dà investitura a Michele e Bartolomeo Penserolio, quali eredi di Giacomo Sivol. – Ospedale Maggiore, Vercelli. Manuel, pag. 37.

1448

12 Marzo. Conferma della donazione Marchionale, 1406, al Priorato di Borgaro. – A. S. T. Questioni... su Crea.

1452

25 Aprile. In Vercelli investitura a... per parte di... de Vetignate, Priore di Gerunda, di due pezze nel territorio di Vercelli, in Gerunda. Giac. de Lovate, di Vercelli, n. – m. s. Bibbi. Agnes., Vercelli.

1455

io Settembre. Consegna di beni enfiteutici fatta dai fratelli de Girodis, di Rosignano, al Prevosto Marco, prescrivente tale formalità a tutti i possessori di simili terre. – Econ. Gen., Torino. Manuel, pag. 37.

1457

5 Novembre. Fra Marco di Tenda, dei Signori di Ventimiglia, Dottore di Decreti, Prevosto di Vezzolano e Fra G. Alberto de Metariis, canonico di Vezzolano, protestano, presso il Vescovo di Vercelli, per una rissa seguita in Albugnano quattro anni prima, per cui rimasero uccisi quattro uomini, ecc. – Giac. Lovate n. m. s. Bibbl. Agn.; Vercelli. L’atto è ricevuto da Enrico de Alibertis, Dott. di Decreti, Ab. di Filly, Amm. del Vescovo, e da Giac. De Borrone, V. G. e Tesoriere. L’anno non è chiaro, ma sappiamo che Marco non era ancora Vescovo, e che il nuovo Vescovo di Vercelli, de Nores, aveva per Vicario un Avogadro.

1458

26 Aprile. Nel Chiostro di Vezzolano, Giorgio Avogadro di Collabiano, can. Vercellese, a nome del fratello Nicolino, Vic. Gen. di Amedeo de Nores, Vescovo di Vercelli, presenti D. Rolando /152/ di Piossasco, rettore di S. Eusebio, di Castelnuovo, D. Domenico Vaj, d’Albugnano, e frate Giacomo Avogadro, Priore di Capriasco e ministro dell’Ospedale di S. Andrea di Vercelli; fa sunto autentico della Bolla, 1248, di Innocenzo IV, a favore di Vezzolano, da una copia esistente nella camera cubicolare del Prevosto. Manuel, pag. 38.

1459

7 Febbraio. In Crea, Giorgio dei Pettinati approva la vendita di terra in Serralunga, fatta da Antonio Farello a Giov. Spinaccio. (Bartol. Botonario, di Novara, n.); il 5 Giugno 1462, accensa una casa in Serralunga a Bagnacavallo d’ivi, ed il 3 Agosto 1465, in Vercelli, nomina suoi procuratori Bertola dei Crispi, Fustagnaro e Pietro dei Gazini. – Teodoro di Palestra n. A. S. T. Durando:

1462

20 Novembre. Il Prevosto, Marco Lascaris, ed i canonici di Vezzolano, considerate le benemerenze di tutta la casa Marchionale del Monferrato verso la Chiesa di Vezzolano, cedono al Marchese Guglielmo, erede presunto di Giovanni IV, i diritti signorili sulle acque del fiume Po, da Chivasso a Lavriano, ricevendone, in cambio, stabili per il valore di fiorini 350, presente ed accettante, quale procuratore di Guglielmo, Nicolino de Ferrari.

1465

.... Il 14 Aprile 1465 si fa strumento di esecuzione, presente il Prevosto ed il canonico Ubertino Gallo, Priore di Nevigliano. Lo stesso Marchese, il 7 Dicembre, da Casale, per la devozione dei suoi antecessori verso Vezzolano, ed amicizia verso i Signori di Tenda, Conti di Ventimiglia, ed ora verso Marco, Vescovo di Riez, prevosto di Vezzolano, prende questo sotto la sua protezione. – A. S. T. Manuel, pag. 39.
I diritti ceduti comprendevano le ragioni di mero /153/ e misto impero, fedeltà, omaggi e decime su quelle regioni, nonché i diritti di navigazione e pesca. Questi diritti facevano parte della dote della Chiesa di Quadrato e del Priorato di Nevigliano, da cui erano esercitati ed amministrati. (Ved. → vedi P. II C. IX pag. 99, dove si fa riferimento al precedente atto 20.11.1462 Quadrato).

1465

26 Marzo. Il Marchese del Monferrato, Guglielmo IV, approva una permuta, fatta dal suo procuratore e dal Priore di Nevigliano, d’un fitto d’ambrosini 20, sovra una pezza di terra e casa, nei fini di Ursenica, dovuti da Giorgio e fratelli della Porta, con un altro fitto di ambrosini 20 sovra beni sui fini di Nevigliano, dovuti da Grisando Gallo, di Crescentino, al detto Priore. – A. S. T. Bosio, pag. 64.

1467

5 e 7 Novembre. In Albugnano, Marco Lascaris, dottore di decreti, Vescovo di Riez, in Provenza, commendatore perpetuo di Vezzolano, accensa un bosco e poscia una casa a mastro Antonio Borello d’Albugnano. – Lorenzo Moglio n. A. S. T. Durando.

1469

23 Giugno. In Crea, Tobia dei Pellati, cappellano marchionale e Priore di Crea, rinnova a Bagnocavallo, famigliare del Marchese, l’investitura, 1462, di una casa. – A. S. T. Durando.

1470

9 Giugno. In Casale S. Evasio, Guglielmo, Marchese, presenta frate Tobia dei Pellati, dell’Ordine dei Servi di Maria, al Prevosto Marco, perché sia accettato nell’Ordine Agostiniano e nominato Priore di Crea. – A. S. T.
Aggregato ai canonici in fine Giugno e provvisto del Priorato di Crea, con Bolle Pontificie, il 25 Luglio 1471, è messo in possesso dal Prevosto Colli di Miagliano, presente il Marchese. – A. S. T. Protocolli Monferrato, IV. Pubbl. in Questioni... su Crea, pag. 44.

/154/
1470-1472

In A. S. T. si trova un Libro di investiture di terre, spettanti a Vezzolano..

1471

19 Maggio. Bolla di Paolo II sulle convenzioni di Crea coi Signori Gabiano. – Questioni... su Crea.

1472

27 Giugno. Remissione di beni in Poirino al Prevosto Marco dai fratelli Loira. – A. S. T. Bosio, pag. 8.
Quest’atto può aver relazioni col Priorato di San Giorgio di Poirino.

1473

19 Novembre. Sisto IV nomina l’Abate di San Benedetto di Muleggio, presso Vercelli, e quello di S. Solutore, di Torino, a conservatori dei beni di Vezzolano ed a far restituire beni e castelli usurpati. – A. S. T. Durando. La Bolla è indirizzata al Prevosto Marco Lascaris e copia di essa è presentata dall’Abate Compagni, con altre carte, al Vescovo d’Ivrea, per ottenere ragione dei diritti sui Priorati (A. S. T. 2).

1476

.... Convenzione per l’introduzione dei Serviti a Crea. – Questioni... su Crea.

1477

29 Agosto. In Vezzolano, frate Bartolomeo Pisio, Priore di Santena e Vicario dell’Abate Marco, accensa ad Ambrosino dei Pettinati, di Crescentino, un prato in reg. Isola di Montiglio. – A. S. T. Durando.

1477

16 Ottobre. Sisto IV dà Crea ai Serviti; frate Tobia, Cappellano del Marchese, rientra nei Servi di Maria e vien fatto Priore di Crea a vita. – A. S. T. Pubbl. P. Corrado, pag. 375.

1479

3 Giugno. Sisto IV delega il Prevosto di Chieri e Moncalieri per schiarimenti nella causa di Giovanni Pisio, Priore di Gerunda, contro Baj Fabiano. – A. S. T. Bosio, pag. 82.

1480

4 Febbraio. Sisto IV unisce il Priorato di Nevigliano alla Parrocchia di S. M. e S. Cassiano, /155/ in S. Sebastiano, a favore di Ubertino Gallo, di Crescentino, Canonico di Vezzolano. – A. S. T. Bosio.

1482

1 Febbraio. Papa Sisto IV dà ai Lateranesi il Priorato di Crea. – Arch. di S. Pietro in Vincoli, Roma. Pubbl. Bollet. Crea, Giugno 1929.

1483

15 Agosto. Il Vescovo di Casale ordina ai Serviti di lasciare, fra otto giorni, il posto ai Lateranesi. (Pubbl. Questioni... su Crea, pag. 48). Ancora, in data 6 Novembre 1482, in Questioni... su Crea, si cita un «Monitorio per i Lateranesi in possesso di Crea». È probabile che detto Monitorio sia partito dai Canonici di Vezzolano, come lascia capire la Bolla 1485.

1483

11 Aprile. La Comunità di Albugnano, essendo morto Guglielmo, presta fedeltà al nuovo Marchese Bonifacio VII, che conferma i privilegi e Statuti. – In Casale, De Gatis, di Casorzo, n. Arch. R. Econ. A. S. T. Fontana – Statuti.
È il primo atto di fedeltà noto.

1485

6 Settembre. Innocenzo VIII, revocando la disposizione di Sisto IV, 16 Ottobre 1477, sopprime espressamente la dipendenza di Crea da Vezzolano e la giudica ai Lateranesi. – A. S. T. Padre Corrado, pag. 379. In Durando l’atto è errato.

1485

15 Aprile. In Vezzolano, nella sala Vecchia, roganti Guidetto Pisio, da Moncalieri, chierico di prima tonsura, Giovanni de Clementaris, Marco Lascaris, Prevosto di Vezzolano, transige, colla Comunità di Albugnano, sui diritti, imposte e prestazioni che da questa ancora gli erano dovute, in forza dell’antica Signoria spettante alla Chiesa di Vezzolano, obbligandosi la Comunità a pagare ogni anno fiorini 80 di Savoia, di grossi 12. – A. S. T. Manuel. Bosio.
/156/ Intervennero a questo istrumento, o mandarono i loro procuratori, tutti i canonici, compreso il Prevosto, cioè: Bartolomeo Pisio, Priore di Santena, Vicario e procuratore di Corrado de Lerinis, Priore di S. Pietro di Capriasco; Corradino de Feis, dei Signori di Piossasco, Priore di S. Lorenzo di Rivo Martino; Borgognone de Laja, Priore di S. Marcellino di Bibiana; Giovanni de Manfredis, Priore di S. Giovanni di Luserna; Bertino Gallo, Priore di S. Pietro di Nevigliano; Giovanni Pisio, Priore di Gerunda; Facino Gallo, Priore di S. M. di Ponticelli; Gabriele Cocastello, Priore di Banengo e di S. M. di Vivarona; Galeazzo Facino di Milano, Commendatario di Borgaro, rappresentato dal Sacerdote Milano, di S. Giorgio, Curato di Rondizzone e dai nob. Agostino de Mandolis di Vercelli ed Antonio Quaglia di Borgaro; Bernardo De Bozoli d’Albugnano, canonico di Vezzolano. Erano Sindaci e Procuratori d’Albugnano: Vercellino de Valle, Tomaso Serra, Giacomo Lupo, Antonio Bozoli, Davide Ferraro, Giovanni Barbero e Guglielmo Nebbia, oltre i Consoli Ba”rtolomeo De Magistro e Luchino della Rua; più, Giovanni della Rua, Guglielmo de Conroto, Giovanni Repolo, Bertino Falenis, Giacomo Crosa e Petrino Nicolino, tutti del Consiglio. Fra i testimoni si leggono: Bartolomeo D. Croasio di Tenda, Canonico e Cappellano di Mons. Marco, Teodoro Radicati di Primeglio, Pietro De Advocatis, Signore di Pino e più di sessanta capi di famiglia. Per aggiustare le dette divergenze, il Prevosto ottenne, nello stesso anno, un Breve da Innocenzo VIII, di cui furono esecutori: Giacomo della Torre, Prevosto degli Umiliati, fuori di Moncalieri, il Prevosto di Chieri, l’Arcid. di Torino, e furono esaminati all’uopo /157/ D. Antonio Savio, Pievano di Pino, D. Antonio Crivella, da Buttigliera, Curato di Moriondo, D. Petrino De Roccatis, V. Curato d’Albugnano, e Guglielmo Rubeo di Moncucco, Castellano di Albugnano.

1490

26 Marzo. In Vezzolano, nella sala del Prevosto e Vescovo di Riez, Bernardo Bozolo, Vicario, compra uno stabile da Bartolomeo De Magistro. – A. S. T. G. Antonio Cortellario di Cocconato, n.

1491

31 Gennaio. Innocenzo VIII conferisce a Francesco, del Monferrato, il Priorato di Nevigliano e la Parrocchia di S. Sebastiano. – A. S. T. Bosio.

1499

16 Ottobre. Consegnamento di beni, in Aramengo, fatto da Barello Bernardo a Bartolomeo Solaro da Monasterolo, procuratore del nuovo Prevosto, Antonio Lascaris. – A. S. T.

1501

20 Maggio. In Vezzolano, Procura dell’Abate Antonio Lascaris a Gaetano de Bernardinis, per consegnamento di beni. – A. S. T. Giov. Milano, n.

1509

2 Giugno. In Vezzolano, Antonio Asinari, fu Alessandro, di Costigliole d’Asti, essendo per prendere gli Ordini sacri, cede al fratello Gerardino i suoi beni e ragioni. – A. S. T. Carboni, n. Bosio.

1515

27 Settembre. In Vezzolano, l’Abate Antonio Lascaris investe Francesco Gallo, di Crescentino, di terre ivi. – A. S. T. De la Villa, n. Bosio.

1519

4-5 Gennaio. In Vezzolano, il Vicario Bernardo Bozoli, investe Pietro Ferrero, di Volpiano, di terre ivi; nel giorno seguente investe anche Bartolomeo Ferrero; il 19 Febbraio, da Riva, l’Abate Grossi nomina il De Bozoli a suo Vicario. A. S. T.

/158/
1519-1522

... In A. S. T. si trova un libro di 94 investiture, tenute dal Vicario De Bozoli e Not. Alberto Morello, da Cinzano.

1521

11 Luglio. Collazione della Cantoria di Chieri e di altri Benefici al Prevosto Grossi, di Vezzolano. – Arch. Arciv., Torino.

1534-1542

.... In A. S. T. si trova un libro di 64 investiture, per il Not. Silvio de Perdomis, di Cocconato.

1539

20 Agosto. Paolo III nomina Priore di Santena Bartolomeo Pisio, da Moncalieri. – A. S. T. Egli sarà un nipote del Vicario omonimo.

1541

23 Dicembre. In Vezzolano, il Curato d’Albugnano Dellabianca investe Antonio Faccio, di Cocconito, di terre ivi. – A. S. T.

1546

7 Settembre. Il Duca Carlo Emanuele ordina la riduzione di Oviglia, attesa la vacanza per la morte dell’Abate Nicolò Fieschi. – A. S. T.

1559

12 Dicembre. In Casale e per procura Consigliare, 10 Dicembre, Giacobbe Serra Not. e Matteo Marcoto prestano fedeltà a Margarita, tutrice del figlio Guglielmo, a motivo che Albugnano era stato occupato dagli Spagnoli e Francesi. Anselmo di Passerano, n. Fontana, A. S. T.

1565

Kal. Febr. Breve di Pio IV all’Abate di Vezzolano, Card. Sitico, perché possa disporre dei Benefici e delle Chiese ad esso soggette. – A. S. T. 2.

1567

9 Ottobre. I Sindaci di Albugnano Bernardo Serra e Baldassarre Luparia confermano la fedeltà al nuovo Governatore del Monferrato Rolando della Valle. – A. S. T.

1568

2 Febbraio. D. Antonio de Beandis, di Canale, Vicario dell’Abate, unitamente a Grisella Lodovico, rappresentante Marchionale, nomina a Castellano d’Albugnano Ferrero Giov. da Sciolze. – Arch. Parr.

/159/
1581

29 Aprile. Bolle di collazione di Gregorio XIII a favore di Delfino Cesare, da Verolengo, per il Priorato di Nevigliano. – A. S. T.

1582

23 Agosto. L’Abate Sitico investe G. Pietro Bazano del Priorato di Capriasco, provvisto con Bolle di Gregorio XIII. – A. S. T.

1583-1586

.... In A. S. T. si trova un libro di 21 investitura, rog. Lorenzo Giachino, da Monteu.

1585

14 Gennaio. In Vezzolano, frate Rachieto, Vicario di Vezzolano, per dimissione di Uberto Musseto, da Volpiano, investe Cesare Ferrero, in nome anche dei fratelli G. Domenico e Pompeo, di Volpiano, di terre ivi; il 28 Gennaio, per rinuncia di Giovanni Bertello, investe Secondino Viarisio, da Berzano, di terre ivi, per il fitto di un pollastro; con la stessa data, per rinuncia di Bertolina Domenico, da Casalborgone, investe Antonio Marcoto, di Berzano, di terre ivi, regione Cavane, mediante il pagamento annuo di quattro sesti di grosso, e ancora investe G. Antonio Fiorina, di Berzano, di terre ivi, mediante l’annuo canone di grossi quattro e due quarti. – G. B. Serra, d’Albugnano, n. Arch. Parr.

1589

13 Luglio. In Lucedio, per ordine del nuovo Marchese Vincenzo, la Comunità rinnova l’atto di fedeltà, per mezzo dei Sindaci Giacobino Serra e Giacobino Barbero. – A. S. T. Fontana.

1590

24 Maggio D. Galeotto De Bernardinis prende possesso per procura del Beneficio di S. Lorenzo di Rivomartino, – A. S. T.
Questa Bolla fece erroneamente credere il D. Galeotto Abate o Prevosto di Vezzolano.

1590

20 Dicembre Investitura a Stefano e Francesco Faccio, di Cocconito, di molte terre in Cocconato. – Il 10 Febbraio 1592, il Vicario Rachieto dà anche investitura a Francesco Garetto di terra in Montiglio. – A. S. T.

/160/
1592

4 Aprile. In Milano, frate Rachieto da Carmagnola, Vicario, presenta a Sforza Speziano, Economo Gen. del Ducato, presenti G. B. Bernodigio, Cancelliere, e Mattia Zaffino, Can. e Subeconomo Novarese, strumento rog. Martinengo di Novara, 3 Aprile, con cui è investito del Priorato di S. G. B. di Bulgaro, vacante per la morte del R. Fabrizio Bulgaro, il M. R. D. Nicolao dei nobili Bulgaro, affinchè venga messo in possesso del Priorato. – Arch. Arciv. Vercelli. → P. II C. IX pag. 103 Ved. Priorato di Bulgaro.

1592

4 Maggio. Clemente VIII elegge, Abate di Vezzolano, Ottaviano Carisio, per rinuncia del Cardinale Sitico. – A. S. T.

1593-4-5

Il Vicario Rachieto, per procura 6 Agosto, il 26 Ottobre 1593 dà alcuni beni in affitto, ed il 4 Febbraio 1595 investe Giovanni Rossi e Gotino Rustichelli, di Gassino, di giornate 20, sui fini di Settimo. – A. S. T.

1597

1 Febbraio. Il Marchese Vincenzo infeuda a Lodovico de Canibus, di Pino, alcune terre di Albugnano (Guasco di Bisio – Dizionario Feudale). L’Abate di Vezzolano, in data 8 Maggio 1598, otteneva, dalla Sacra Rota di Roma, lettere citatorie contro il De Canibus, con inibizione di esercire giurisdizione in Albugnano. Il 5 Giugno seguente, il Vicario Lomello protesta contro il De Canibus che voleva cacciare in Albugnano. – A. S. T.

1597

5 Settembre. Bolle di Clemente VIII che nomina Ottaviano Galliano Abate di Vezzolano, per rinunzia dell’Abate Carisio, e delega i Vescovi di Torino e Genova a darne il possesso. – A. S. T. La collazione si legge in data 5 Novembre e la rinunzia del Carisio, in favore del nipote Galliano, è in data 20 Settembre ed in capo ad Ambrogio Galliano. Trovasi un’altra rassegna del /161/ Carisio, dice il Bosio, in data 29 Marzo 1598, fatta nella Cancelleria di Casale.

1598

7 Luglio. Bolla di Clemente VIII ai Vescovi di Torino e Casale per fare restituire all’Abbazia effetti, mobili, ecc. usurpati. – A. S. T.

1600

5 Giugno. In Vezzolano, il Vicario Lomello investe terre a Gottardo Lusso, di Cinzano, come da altro atto 1598; il 26 Dicembre 1601, investe Giovanni De Casalis, di Verolengo, di giornate 7, sui fini di Chivasso – investitura rinnovata il 13 Gennaio 1619 –; il 20 e 25 Gennaio 1602, investe di terre Giacomo Viarisio di Berzano ed ancora, il 17 Febbraio 1603, investe Bernardo Serra, d’Aramengo, d’una pezza di prato. – A. S. T. 2.

1603

28 Luglio. Possesso di D. Tomaso Lomello del Beneficio di S. Giorgio in Poirino, per nomina dell’Abate Galliano del 5 Luglio e per morte di D. Gatti. – A. S. T.

1608

3 Aprile. Il Vicario Lomello prende possesso di beni in Cinzano. – Franc. Marchisio, d’Albugnano, n. A. S. T. 2.

1610-1664

Libro di 24 investiture e consegnamenti. A. S. T. 2.

1612

5 Dicembre. Riduzione del Priorato di S. Giovanni di Luserna per la morte del Priore Sincero Bigliore, e possesso di D. Pietro Bussone. – A. S. T.

1618

10 Ottobre. Bolla di Paolo V con cui nomina frate Orazio della Guglielma, min. osser., al Priorato di Luserna. – A. S. T. 2.

1619

.... Nomina di D. Carlo Cocastello al Priorato di Nevigliano. – A. S. T.

1620

12 Settembre. In Roma, l’Abate Galliano fa procura ai fratelli Cesare e D. Paolo per abitare in Vezzolano. – Bosio.

1621

8 Giugno. Lite dell’Abate con Giovanni Lusso, /162/ di Moriondo, per un prato in Mombello; in Dicembre il Lusso è nuovamente investito. – A. S. T.

1622

.... Inventario delle carte di Vezzolano fatto dal Conte Alessandro Grisella. – Bosio – Carta smarrita.

1632

4 Gennaio. L’Abate Galliano nomina D. Carlo Calosso al Beneficio di S. Giorgio di Poirino. – A. S. T. 2. D. Vespa, da Piova, è teste.

1633

19 Marzo. Il Senato, sul ricorso del Pievano di Pino, già Curato d’Albugnano, mantiene il detto Curato in possesso di esigere dai particolari un covone, ogni sei borle, ed un secchio di vino, ogni sei brente monferrine. – m. s. De Canis di Asti. Grassi Bibbl. R. T

1634-1737

Mazzo di Carte contenenti nomine di Podestà per parte degli Abati. – A. S. T. 2. Vedere 1733-1737. Il trattato d’aggiustamento, tra Conte ed Abate, per questa nomina, è in data 1638, in A. S. T. 2.

1639

4 Gennaio. L’Abate Galliano nomina Giuseppe Ferrero, da Biella, al Priorato di Capriasco. A. S. T. 2.

1641

20 Maggio. Ordine dei Principi Morizio e Tomaso, di Savoia, di pagare annualmente scudi mille d’oro all’Abate Galliano. – A. S. T. Vedere → P. II C. V pag. 58 Abate Galliano.

1643

9 Dicembre. Investitura al Can. Bunis, di Chivasso, di giornate 8 ivi; altra, 17 Marzo 1646, a Nicolino Ratti, di Cinzano, d’una vigna, regione Torazza, per il valore d’un cappone. A. S. T.

1646

.... L’Abate Galliano nomina D. Vittorio Balbiano al Priorato di Banengo. – A. S. T.

1648

15 Febbraio. Lettere monitorie del Nunzio Crescenzio per ottenere propalazione circa beni, effetti, titoli, ecc. lasciati dall’Abate Galliano. A. S. T.
/163/ Il Vescovo di Vercelli pubblica le dette Lettere in data 3 Ottobre 1662 (?) – A. S. T. 2.

1648

13 Aprile. Bolla di Innocenzo X a favore del novello Abate Morizio di Savoia. – In data 27 Novembre, lo stesso Pontefice concede un’indulgenza parziale a chi visita e prega in Vezzolano nel giorno della Natività di M. V. – A. S.-T.

1651

24 Aprile. Breve di Innocenzo X a Carlo Codalunga per affittamento dei tenimenti d’Uvia. A. S. T.

1652

14 Marzo. Il Vicario di Casale, Giuseppe Caneta, invita i particolari di Montiglio a pagare i canoni al Vezzolano. – A. S. T. 2.

1657

7 Gennaio. Il Vicario D. Carlo Calosso dà investitura di terre a Petrino Motta, di Montiglio. – A. S. T. 2.

1657

18 Gennaio. Papa Alessandro VII nomina, Abate di Vezzolano, Antonino Compagni. – A. S. T.

1661

.... Il Nunzio Alessandro Crescenzio fa intimazione alla Comunità di Riva di non molestare i massari di Uvia per pagamenti o servizi, causa la loro immunità. – A. S. T. 2.
La stessa cosa avevano già ordinata l’Arcivescovo di Torino nel 1601 ed il Nunzio Costenora nel 1634. – A.S. T. 2.

1662

6 Novembre. Citazione della Santa Sede nella causa d’appello interposta tra l’Abate Compagni e Paolo Pasta per la pensione, di 400 scudi, pretesa da questi. – A. S. T.

1662

25 Settembre. Inventario dei mobili ed immobili di Vezzolano, eseguito per ordine dell’Abate Compagni dal Prevosto di Berzano, Pietro Lorenzo Viarisio, Not. Apostolico, presenti i R. R. Francesco Penazio e Francesco Rolando. – Autentica Casa Curbis e Arch. Parr. Albugnano.

1663-1664

Breve di Papa Alessandro VII, 14 Agosto 1663, all’Abate Compagni perché non sia mole- /164/ stato nel possesso di presentare ai Priorati. A. S. T. Arch. Comunale d’Albugnano. Il 13 Marzo 1664 lo stesso Pontefice concede un’indulgenza a chi recita le Litanie della Madonna nella Chiesa di Vezzolano. – A. S. T.

1664

28 Gennaio. Investitura di terre, in Pino, a Delmastro Domenico, d’Albugnano; rinnovata nel 1669. – A. S. T. 2.

1664

7 Settembre. Il Vicario Rolando e il Prevosto di Berzano Viarisio, fanno istanza presso il Comune per aumento dei fiorini 80, dovuti a Vezzolano. – A. S. T.

1664-1708

In A. S. T. 2, si trova un libro di N. 18 investiture di terre appartenenti a Vezzolano, in più paesi.

1666

12 Gennaio. Il Nunzio Pietro Bugelano incarica il Prevosto di Berzano, D. P. Lorenzo Viarisio, Not. Apost., di pubblicare, in più paesi, monitori ai debitori di livelli e censi verso Vezzolano. – A. S. T.

1666

21 gennaio. Investitura di 25 giornate in Volpiano al Chierico Franc. Beria di quel luogo. A. S. T. Nel 1745 l’Abate Solaro rivendica le 25 giornate, perché finita la linea dei Beria, e, il 3 Maggio 1747, ne investe Francesco Bima, da Volpiano. – A. S. T. 2.

1666

25 Giugno. Investitura ad Agostino e G. B. Chetto, di Gassino, di terre ivi. – A. S. T.

1668

15 Gennaio. In Chivasso, l’Ab. Compagni, ordina propalazione dei tenimentarii di terre. – A. S. T.

1669

1 Ottobre. Breve di Clemente IX, in capo al Nunzio di Torino, per conoscere la causa che l’Ab. Compagni intendeva muovere contro i Vescovi. A. S. T.

1669

21 Ottobre. Sollevatasi la questione del valore dei fiorini, che in numero di 80 la Comunità pagava all’Abbazia di Vezzolano, a senso del- /165/ l’atto, 14 Aprile 1485, presenti il podestà Raisoni, il Conte Antonino Benso e D. Franc. Rolando, Vicario dell’Ab. Compagni, si convenne che la Comunità pagasse, per l’avvenire, doppie 13, pari a L. 175,50. – Arch. Comunale.

1670

22 Maggio. Lettere a favore dell’Ab. Compagni per citazioni contro i Vescovi, ecc. → P. II C. VIII pag. 80 Ved. Cap. VIII

1670

10 Giugno. In Torino, in casa Giov. Franc. Bellezia, si dà atto come, per strumento 16 Marzo 1660, rog. Giulio Gribaudo, il Conte d’Albugnano, Antonino Benso, cedesse al fratello Carlo la metà della giurisdizione d’Albugnano. – A. S. T.

1670

.... Atti tra il Nunzio di Torino ed il Vescovo di Casale che si arrogava certe nomine a pregiudizio di Vezzolano. – A. S. T.

1674

26 Febbraio. Il Duca Carlo Emanuele investe l’Avv. G. B. Serra, d’Albugnano, della terza parte del Molino d’Albugnano, detto del Rivofreddo. – Arch. Parrocchiale. L’istrumento di compra-vendita era già stato fatto in data 16 Dicembre 1671. → P. II C. XI pag. 122 Ved. Cap. XI. – Il Molino –.

1674

23 Agosto. Riduzione dei tenimenti di Vezzolano per la morte dell’Ab. Compagni. – A. S. T. 2.

1675

22 Ottobre. Bolle di Clemente X con cui nomina Abate di Vezzolano il Doria. – A. S. T. Le Bolle di esecuzione al Nunzio Apostolico Mutius, sono in data 2 Febbraio.

1676

11 Aprile. Regesto di inventario in Vezzolano per il Vicario Rolando. – A. S. T.

1676

30 Dicembre. Deliberazione del Consiglio d’Albugnano per la divergenza dei fiorini 80 o L. 175,50, da pagarsi dalla Comunità all’Abbazia, secondo l’atto 14 Aprile 1485 ed aggiustamento, 21 ottobre 1669. – Arch. Comunale. Il /166/ relativo atto di transazione, di cui però difettiamo di copia, fu compito nel 1678.

1677

18 Gennaio. In Vezzolano, Baldassarre Brosso d’Aramengo, è investito di terre ivi. – A. S. T. 2..

1679-1780

In A. S. T. 2, mazzo di riduzioni.

1680-1786

In A. S. T. 2, mazzo d’affittamenti.

1694

15 Novembre. L’Abate Doria, delegato dalla S. Sede, in data 16 Agosto, mette D. Pietro Ajassa in possesso della Parrocchia di S. M. di Riva. A. S. T.

1701

17 Novembre. Investitura ai fratelli Bunis, di Chivasso, di giornate otto, reg. Albaretto. – A. S. T. 2.

1703

13 Febbraio. Bolle di Clemente XI a Carlo Francesco Ajassa per il Beneficio di S. Giorgio di Poirino. – A. S. T.
La Bolla di delegazione è in data 9 Febbraio ed il possesso in data 16 Agosto. In A. S. T. 2, altra copia, con diversa data.

1709

17 Giugno. Riduzione di Vezzolano, per la morte dell’Ab. Doria. – A. S. T, 2.

1714

20 Dicembre. Visita ed inventario dei tenimenti; un’altra il 12 Dicembre 1723. – A. S. T. 2.

1723

8 Giugno. Lettera scritta dalla Camera al Podestà di Albugnano, perché si opponesse alla Visita del Vescovo in Vezzolano. – A. S. T. 2.

1727

7 Dicembre. L’Ab. Coppier fa collazione del Priorato di S. Giorgio di Poirino al fratello Claudio Coppier, Sacerdote di Ginevra, Dottore Sorbonico e Can. collegiato Beatae M. V. Laetae et Anneciani. – A. S. T. 2.

1727

26 Novembre. Nella Bolla di collazione all’Ab. Coppier, sono riservate le seguenti pensioni a favore di:

  1. 1. D. Giov. Messageria, d’Ivrea, ducatoni 57.
  2. 2. D. Antonio Boglio, di Mondovì, ducatoni 57.
  3. /167/
  4. 3. Chierico Pier-Bacchini G. B., romano, ducatoni 28.
  5. 4. D. Ignazio Grisella, di Rosignano, ducatoni 103. Questi fu Vescovo di S. Giovanni di Moriana dal 1741 al 22 Settembre 1756 e Cav. dell’Ordine Supremo della SS. Annunziata.
  6. 5. Card. Lodovico Gotti, di S. Pancrazio, ducatoni 228.
1729

29 Settembre. L’Ab. Coppier investe Biagio de Tomatis, di Volpiano, di giornate 7; alli 27 Aprile investe Serafino Laurenti e Riccardo Ferrari, di Cinzano, d’una vigna; il 22 Dicembre investe Giac. Gianetto, da Gassino, di terre in Settimo. – A. S. T.

1730

14 Giugno. L’Ab. Coppier dà investitura alle sorelle Porta, di Torino, di terre in Riva; il 25 Ottobre, ai fratelli Serra, di terre in Montiglio; il 12 Ottobre 1731, ai fratelli Banchiero, di Cocconato. – A. S. T.

1734

1 Ottobre. Atti e lettere senatoriali dell’Ab. Coppier contro il Conte Giac. Serra per la nomina del Podestà. – A. S. T. 2.

1736

15 L’Ab. Coppier in un col Re reclama la nomina del Priorato di S. Pietro di Nevigliano. A. S. T.

1737-1634

Mazzo di Carte portanti le nomine di Podestà per parte degli Abati. – A. S. T. 2.
Nello stesso Arch. trovasi altro mazzo di nomine dei Sindaci e diritti pari, tra Conte ed Abate, dal 1636 al 1733, ved. atto 1634

1740

19 Gennaio. Riduzione per la morte dell’Ab. Coppier. – A. S. T. 2.

1743

31 Agosto. Bolle di nomina dell’Ab. Solaro – A. S. T.

1743

12 Settembre. Altra Bolla di Clemente XII, in cui si riservano le seguenti pensioni a:

/168/

  1. 1. Giov. Luigi Cheurier, di Tarantasia, ducati 34.
  2. 2. D. Gaetano Raffo, da Vaisier, torinese, ducati 45.
  3. 3. D. Saudato Domenico, torinese, ducati 34.
  4. 4. D. Botto G. Francesco, torinese, ducati 34.
  5. 5. D. Carlo G. Cauda, da Bairo, torinese, ducati 34.
  6. 6. Cav. Dolin G. Antonio, ducati 80.
  7. 7. Can. Ceruti Carlo, approvata da Roma, 22 Luglio 1744, ducati 80.
  8. 8. Cav. Carlo Asinari, di Burio, approvato da Roma, 30 Agosto 1745, ducati 57.
  9. 9. Cav. Santo-Berno Dom. Filip., approvato da Roma, 24 Giugno 1745, ducati 57.
1744

.... Inventario delle scritture che si trovano in Vezzolano, tra cui si cita un Libro di Costituzioni di S. Agostino. – A. S. T.

1746

3 Dicembre. Inventario di Vezzolano, eseguito dal Curato Nebbia. – A. S. T. 2.

1752

26 Luglio. Bolle che eleggono Abate di Vezzolano il Card. Merlino. – A. S. T. La Bolla riserva una pensione di ducati 285 a Simone Franc. Merlino.

1753

23 Settembre. Elenco dei debitori verso Vezzolano. – A. S. T.
Da questo ed altri scritti risulta che Vezzoland teneva terre feudali in Albugnano, Aramengo, Berzano, Buttigliera, Casalborgone, Cinzano, Crescentino, Chivasso, Cocconato, Gassino, Moncucco, Moriondo, Mombello, Mondonio, Montiglio, Pino, Riva, Settimo, Verolengo, Villanova, Volpiano, ecc.

1755

10 Settembre. L’Ab. Merlino, da Forlì, nomina il Sac. Franc. Saverio Marchetti, torinese, al Priorato di Poirino: il possesso è in data 2 Ottobre. – A. S. T. 2.

/169/
1770

9 Luglio. Bolle, di Clemente XIV, all’eletto Abate Solaro di Moretta. – A. S. T.
In questa Bolla si riservano le seguenti pensioni a:

  1. 1. Diacono Paolo Ant. Calcino, casalese, ducati 34.
  2. 2. D. Gius. Finoglio, casalese, Prevosto di Villafaletto (?), ducati 51.
  3. 3. D. Michele de Vercellis, casalese, ducati 24.
  4. 4. Teol. Francesco Augusta, casalese, ducati 22.
  5. 5. D. Boltri Franc. Antonio, casalese, ducati 22.
  6. 6. D. Eugenio Graziano, da Castellamonte, ducati 40.
  7. 7. D. Gaetano Cima, casalese, ducati 40.
  8. 8. D. Saccarelli Luigi, casalese, ducati 57.

Il Bosio riporta ancora pensioni al Cav. Vittorio Amedeo Avogadro, di Quinto, a D. Giacomo Gatti, sacrista della Real Cappella, al Cav. Rous, comandante di Tortona, al Cav. Rossi, governatore del forte della Brunetta in Susa, al Conte Valperga di Maglione, al Cav. Ignazio Don Bozzolino, al Cav. D. Giuseppe Blavet, al Cav. Gius. Sifrino Salvatoris, brigadiere.

1776

9.Marzo. L’Ab. Solaro di Moretta, con atto rog. Ignazio Bordino, in Torino, dona, in favore dei Poveri d’Albugnano e Riva, L. 5.000. – Arch. Parrocchiale.

1780

19 Maggio. In Vezzolano, cessione all’Abbazia di giornate 8 enfiteutiche, presente il Marchese Lodovico M. Ant. Solaro. – Dionisio, n. A. S. T. 2.

1781

.... Testamento dell’Ab. Solaro di Moretta. – Anselmo, n. A. S. T. 2.

1784

15 Maggio. Indulgenza di Pio VI per chi visita e prega in Vezzolano. – A. S. T.

1786

7 Dicembre. Bolle di nomina dell’Ab. Mossi. A. S. T.

/170/
1787

29 Luglio. L’Ab. Mossi investe Franc. Golfo, di Volpiano, di giornate 8 ivi ed in Settimo. – A. S. T. 2.

1788

23 Febbraio. L’Ab. Mossi pubblica, in 22 paesi, il consegnamento delle terre appartenenti a Vezzolano. – A. S. T.

1788

.... Parere dell’Avv. Generale riguardante la giurisdizione. – A. S. T.

1789

In A. S. T. 2, Vol. 4, mazzo 4, sono radunate le carte d’affittarnento dei terreni abbaziali, dal 1593 al 1789.

1798

7 Giugno. L’Ab. Mossi è pubblicato Vescovo di Alessandria in Concistoro. Il 27 Giugno si fa riduzione dei tenimenti e, nello stesso anno, la Comunità ricorre a S. M. per aumento di Congrua al Curato d’Albugnano, stipendiato dall’Abbazia. – Arch. Comunale.

1797

9 Marzo. Perizia per alienazione della Cascina, reg. Penseto, appartenente a Vezzolano. – A. S. T. 2. Perito Giuseppe Ant. Rambaudi, Archit. misuratore. Fu venduta difatti prima del 1899, perché in quest’anno il Comune si lamenta che il nuovo padrone, Sig. Ceppi, di Chieri, abbia proibito il pascolo. La detta vendita, per disposizione di Pio VI, era a favore dell’erario del Piemonte..

1797

2 Maggio. Ordine alla Comunità di portare a Catasto le terre di Vezzolano. – Arch. Comunale.

1800

26 Settembre. I tenimenti di Vezzolano sono dichiarati, dal Governo Repubblicano, beni nazionali e, per decreti imperiali, 3 Febbraio e 24 Aprile 1810, venduti a pubblica asta l’11 Ottobre, 20 e 25 Novembre 1811. L’ampio fabbricato di Vezzolano, con circa 80 giornate, fu deliberato al Magol, per il prezzo di lire 15.000. Il Magol lo vendette al Sig. Chaudes-Aigues; poi passò, per breve tempo, nelle mani dell’israelita Sacerdote e da questi alla famiglia Avv. Serafino, /171/ d’Albugnano, la quale, estinguendosi nel 1927, lo donava alla R. Accad. d’Agricoltura di Torino. – Arch. Parr.

1801

21 Marzo. Il Governo repubblicano costituisce la Congrua Parrocchiale d’Albugnano con 87 giornate di beni nazionali, cioè dell’Abbazia. – Arch. Parrocchiale.

FINE

[Note a pag. 138]

(1) Le contestazioni però ai diritti Vescovili su Rivoli non traevano origine dal ribelle Capitolo. Invero, il 6 Aprile 1243, Conrado e Manfredo di Moncucco, Avvocati, vacando la Sede Vescovile, giurano di custodire il Castello di Rivoli per il Capitolo e per il Vescovo venturo (Cart. Arch. Arciv.). Nel 1245 Federico II promette ad Amedeo IV di Savoia di dargli, potendo, il Castello di Rivoli (A. S. T. Cognasso Docum. inediti Torino). Il 6 Marzo 1247, Pietro e Corrado fratelli, Manfredo e Buongiovanni fratelli, accettano l’arbitrato per cui possono consegnare Rivoli al Re Enrico figlio dell’Imperatore Federico, ma a patto che conchiusa la pace tra Imperatore e Pontefice, venga restituito al Vescovo (A. S. T. Arch. Arciv.). L’arbitrato non favorì il Vescovo, perché l’8 Maggio Federico II approva la restituzione di Rivoli ad Amedeo di Savoia, in occasione del matrimonio fra Beatrice di Savoia e Manfredi Lancia, e perché Amedeo IV, in data 4 Settembre, concede franchigie e privilegi agli uomini di Rivoli. (A. S. T. Cognasso – Docum. inediti Torino).Torna al testo ↑