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CIRAAS
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Ripartono le ricerche sui solai di gesso con nuove forze e istituzioni, attraverso collaborazioni con partners qualificati come il Politecnico di Torino. I risultati delle ricerche svolte da giovani ricercatori e restauratori, saranno esposti in una mostra che ha il suo punto di forza nella recente scoperta di una matrice per pannelli di gesso.
Si avvia la realizzazione di quanto previsto nel "Percorso tra i musei del gesso: Moncucco-Magliano Alfieri" pubblicato dal CIRAAS in passato e realizzato come prima tappa nell’Itinerario 1: Colle Don Bosco, Capriglio, Bagnasco, Montafia, Viale.
Il Sindaco di Capriglio si avvia a ultimare la sezione museale relativa all’uso del gesso in generale nei sistemi costruttivi. Inoltre si svilupperà, attraverso la collaborazione con l’Ecomuseo del Basso Monferrato, la didattica nelle scuole, fonte indispensabile per avere una coscienza e una continuazione culturale attraverso la sensibilizzazione dei giovanissimi al problema della conservazione di un patrimonio etnoantropologico insostituibile.
Saranno illustrati altre tipologie di impiego del gesso in manufatti artistici e il loro restauro.
Una parte importante è dedicata alla geologia per l’individuazione delle zone interessate dal gesso che, attraverso le cave, porta al fenomeno dell’impiego del gesso nei solai.
Aree recentemente esplorate apportano nuovi elementi per lo studio dell’urbanistica in funzione dei solai di gesso.
Ci auguriamo che queste nuove ricerche apportino linfa al museo di Moncucco che stenta a decollare nonostante vi abbiano lavorato ben cinque architetti e sia annunciato nei cartelli stradali sulle vie che conducono a Moncucco.
Una casa settecentesca di Bagnasco, con solai di gesso ben conservati e "crutin" con data 1796, sarà meta di visite guidate e ospiterà corsi per dottorandi delle Università di Roma e Milano.
Accanto al potenziamento degli studi e delle ricerche sull’impiego del gesso vi sarà il proseguimento di quelli sugli scalpellini. In Bagnasco è già visitabile la mostra permanente sui "picapere" lombardi allestita nel loro laboratorio insperabilmente ritrovato insieme con numerosi scarti di lavorazione ed elementi semilavorati che permetteranno studi approfonditi sulla lavorazione della pietra essendo stati rinvenuti anche alcuni degli strumenti utilizzati dai picaperi Sartorelli.
La famiglia Sartorelli è ancora attiva e possiede cave in Saltrio. Notizie importanti su questo argomento mi sono state fornite, anche attraverso pubblicazioni dai signori Beppe e Bianca Galli di Varese la cui famiglia era tra le più importanti tra quelle che possedevano, da tempo immemorabile, cave a Saltrio.
Il CIRAAS è dotato di una ricca biblioteca con libri specialistici di archeologia, architettura, etnoantropologia, storia locale e generale con la collezione completa e aggiornata delle pubblicazioni dell’Ufficio Centrale degli Archivi, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e di un archivio fotografico in corso di schedatura da parte della Regione Piemonte.
Tra le altre attività del CIRAAS si annoverano gli studi finalizzati al Dottorato di Ricerca dell’Università di Torino sul materiale amministrativo (cretulae, tokens, gettoni, sigilli, ecc. in epoca preistorica e storica in Italia) della dott. Deborah Rocchietti già autrice di posters della mostra sulla Nascita della Amministrazione e della Burocrazia inaugurata il 15 di Agosto 2004 e tuttora aperta a Bagnasco. La mostra è stata acquistata in copia come mostra permanente dallo Iulm Facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo di Milano, ed è stata esposta a Vilnius e Kaunas (Lituania) presso le locali Università e musei (vedi Eventi 2004 >)