L’unica cosa certa di San Secondo di Asti è che il suo culto è antico quasi come la città. La versione più diffusa lo descrive come un giovane di famiglia pagana, che si convertì visitando i cristiani rinchiusi in prigione, di cui ammirava la costanza. A Tortona assistette al martirio di San Marziano, protovescovo di quella città; a Milano fu battezzato dai Santi Faustino e Giovina. Dichiarò allora pubblicamente la sua fede, e fu decapitato nel marzo del 129 fuori dalle mura cittadine.
Sulla sua tomba sorse nel VII secolo una chiesetta, poi sostituita dall’attuale Collegiata, importante monumento del gotico astigiano.
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San Secondo di Ventimiglia era un milite della Legione Tebea, ma fu scoperto come cristiano prima che questa passasse le Alpi, andando al martirio ad Agaunum. Secondo fu decapitato a Vittimulo (oggi frazione San Secondo di Salussola, in provincia di Biella) alla fine del III secolo. Sul luogo del martirio fu eretta da Sant’Eusebio una pieve che diede il nome alla località. In seguito le sue reliquie furono portate all’abbazia di Novalesa, ed infine a Torino. Nel XVII secolo il santo divenne patrono di Ventimiglia, e compatrono di Torino. La memoria è celebrata il 26 Agosto
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