La celebrazione della nascita della Beata Vergine Maria (l’unica, insieme a Giovanni Battista e a Gesù stesso, di cui si celebra non solo il trapasso, ma la nascita terrena) è stata introdotta dal papa Sergio I (687-701) nel solco della tradizione orientale. Essa ricalca la celebrazione della nascita di Gesù, di cui è in qualche modo non solo la premessa, ma la prefigurazione, in primo luogo nella nascita senza peccato.
Alla nascita di Maria è legata la figura di Sant’Anna, madre della Vergine, che a sua volta riprende certe caratterizzazioni della madre di Cristo.
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La santità della Vergine è vista dalla Chiesa come un riflesso della venuta del Salvatore, di cui la madre terrena è come un “tempio”, a somiglianza di quello eretto da Salomone. Ma è anche vero che il culto di Maria, antichissimo soprattutto nell’Oriente, ha assunto nel corso dei secoli un ruolo preminente nella devozione popolare, con una centralità che la eleva al di sopra di tutti gli altri Santi. Questa centralità è riflessa evidentemente dall’elevatissimo numero di festività a lei dedicate: oltre alla Nascita, ricordiamo:
- Maria Madre di Dio (1º gennaio),
- la Purificazione di Maria (2 Febbraio),
- Maria di Lourdes (11 Febbraio),
- la Vergine Annunziata (25 Marzo),
- Maria Ausiliatrice (24 Maggio),
- la Visitazione (o festività della Madonna delle Grazie) (31 Maggio),
- la Madonna del Carmelo (16 Luglio),
- la Madonna degli Angeli (2 Agosto),
- la Madonna della Neve (5 Agosto),
- l’Assunzione di Maria Vergine (15 Agosto),
- Maria Regina (22 Agosto),
- il Santissimo Nome di Maria (12 Settembre),
- la Vergine Maria Addolorata (15 Settembre),
- la Madonna della Mercede (24 Settembre),
- la Madonna del Rosario (7 Ottobre),
- l’Immacolata Concezione (8 Dicembre).
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